Erano le 23:45 del 12 aprile 2022, quando Alessandro Maggiore, ubriaco e a velocità elevatissima, uccise un 25enne alla guida di un’utilitaria. Oggi, l’uomo, figlio di facoltosi imprenditori, ha patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi. L’esigua pena che il 33enne dovrà scontare ha immediatamente fatto montare l’ira dei familiari della vittima che hanno protestato: “Una vita spezzata può valere così poco?”.

L’incidente sulla Cassia, poi il decesso dopo 10 giorni

Quella notte di un anno e mezzo fa, Alessandro Maggiore, ubriaco e a 140 km/h, sventrò totalmente l’auto con alla guida Manuele Iencinella. L’incidente avvenne sulla via Sacrofano, sulla Cassia. Il 25enne venne sbalzato fuori dalla sua auto e per circa 10 giorni lottò tra la vita e la morte in un letto d’ospedale. Poi, il 21 aprile 2021 avvenne il decesso.

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Ubriaco e a velocità doppia, condanna patteggiata per Alessandro Maggiore

La dinamica dell’incidente non lasciò alcun dubbio sulla colpevolezza di Alessandro Maggiore, che risultò anche ubriaco in seguito all’alcoltest. L’uomo, figlio di un grande imprenditore romano, tentò immediatamente di correre ai ripari. La sua famiglia in primis risarcì i familiari della vittima con mezzo milione di euro, poi con i legali, iniziò a lavorare per tentare di strappare una pena il più possibile leggera. In questi giorni infine, il patteggiamento dell’uomo, accusato di omicidio stradale, è stato accolto dal gip Chiara Miraglia. Secondo le informazioni al riguardo, alla fine, Alessandro Maggiore sconterà una pena di 2 anni e 4 mesi, che però ha immediatamente generato accese reazioni di sdegno da parte dei familiari della vittima.

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