I primi responsi dell’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin non lasciano alcun dubbio sulle cause della morte della 22enne. La ragazza, secondo quanto emerso dagli esami eseguiti all’Uoc di Anatomia Patologica dell’università di Padova, è morta dissanguata. Sul suo corpo “tantissime coltellate”, almeno 20, oltre a svariate ferite profonde.
L’esito dell’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin
L’autopsia sulla salma della 22enne Giulia Cecchettin ha rivelato che il colpo fatale le è stato inferto all’aorta e successivamente la giovane è deceduta per dissanguamento, negli istanti seguenti alla lite con il fidanzato. Ciò significa che la ragazza era già morta quando Turetta l’ha fatta rotolare per decine di metri, dal ciglio della strada fino al canale del lago di Barcis. Intanto, i consulenti nominati dalla procura e dalla famiglia della vittima sono ancora al lavoro. Tra i quesiti fondamentali per lo svolgimento del caso, c’è quello relativo all’ora della morte della 22enne, ma tali esami più approfonditi potrebbero essere svolti tra la serata di oggi e la giornata di domani 2 dicembre.
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L’interrogatorio della procura di Venezia a Filippo Turetta
In concomitanza con l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, è in corso anche il secondo interrogatorio di Filippo Turetta. Nel primo, davanti al gip, durato meno di mezz’ora, il 22enne aveva rilasciato solo dichiarazioni spontanee. In quello odierno, però, che dura da almeno 5 ore, l’accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin avrebbe deciso di rispondere alle domande.