Emergono le conversazioni private tra Filippo Turetta e la vittima, l’ex fidanzata 22enne: soprattutto, si conferma il profilo “possessivo” del killer, accecato dalla gelosia

Pressante, asfissiante, insistente, possessivo, sopraffatto dalla gelosia: dalle chat emerse troviamo un Filippo Turetta a tratti inquietante. Una gelosia maniacale al punto da non volerla sapere neanche accanto alle sue amiche. E questo, anche dopo la fine della relazione. Lei confessava alle amiche di essere terrorizzata, sfiancata, esausta delle attenzioni maniacali dell’ex. Si scusava quasi in quei vocali, quando ne parlava chiedendo aiuto, consiglio.

“Ansia”, “paura”, emersi in maniera sempre più insistente, ingombrante. Le forze dell’ordine hanno ritrovato il telefonino di Giulia, “era nell’automobile”, è stato riferito a Pomeriggio Cinque. Indiscrezione che non trova ancora conferme investigative. Si scoprirà tutto nelle prossime ore, quando l’auto sarà a disposizione dei carabinieri del Ris di Parma. Il telefonino, infatti, sarebbe dentro la Fiat Grande Punto nera con la quale Filippo si era messo in fuga dopo aver compiuto le atrocità.

Le chat tra Giulia e il suo carnefice: “Stai con me, non con le amiche”

La famiglia Cecchettin è affranta dal dolore e non si dà pace per la tragedia che l’ha colpita. In questi giorni Gino e l’altra figlia Elena stanno raccogliendo quante più prove possibili, elementi d’indagine, tutti aspetti importanti per rivelare altri dettagli della tragedia. Quello che ne viene fuori è il profilo di un uomo ossessionato da Giulia, al punto da volerle impedire di vedere le amiche. “Mai più con loro”, piuttosto “stai con me”. L’atteggiamento pressante e opprimente spingevano Giulia a chiedere aiuto altrove. “Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, non vorrei più avere contatti con lui – confessava lei alle amiche -. Però allo tesso tempo mi viene a dire cose come che è superdepresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi e che vorrebbe morire”.

Era troppo buona Giulia per “ghostare” così il suo ex. Anche se il desiderio di farlo era alto. “Non me le viene a dire per forza come ricatto secondo me, però suonano molto come ricatto… Allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo”, una sensibilità fuori dal comune. Ma purtroppo le mezze misure non hanno funzionato: “Vorrei non vederlo più perché comincio a non sopportarlo più. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come fare, perché mi sento in colpa. Ho troppa paura che possa farsi male”.

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