Il dramma di Giulia Cecchettin è ancora terribilmente vivido e già un’altra ragazza è scomparsa nel nulla. Kimberly Bonvissuto manca da casa, a Busto Arsizio, da lunedì scorso e il papà, terrorizzato ha deciso di lanciare un appello. La ragazza, 20 anni, capelli rossi, alta 1:55 aveva detto alla mamma di uscire a cena con sua cugina, ma probabilmente doveva vedersi con un ragazzo. Ha inviato l’ultimo messaggio alle 21:30 circa, annunciando che in 30 minuti sarebbe rientrata, invece di lei, da quel momento non si hanno più tracce
Le parole del papà di Kimberly Bonvissuto
“Qualsiasi cosa è successa, non mi interessa”, dice il papà di Kimberly Bonvissuto. “Se mi senti chiamami. L’ansia mi sta uccidendo, devo solo aspettare. Sono un morto che cammina”. Poi parla delle indagini: “Gli inquirenti hanno tutto il materiale a disposizione, messaggi e video: stanno visionando tutto. Ci vuole un po’ di tempo e stiamo aspettando alcune risposte. L’unica cosa che mi viene da dire è che se mia figlia mi sta guardando o mi sta sentendo le chiedo di farsi sentire. Qualsiasi cosa è successa a me non interessa: sono sempre presente e pronto a risanare se c’è qualcosa da risolvere. Io la sto aspettando, non si deve preoccupare. Deve capire che papà è sempre presente”.
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L’inevitabile parallelo con la storia di Giulia
Poi, il papà di Kimberly Bonvissuto aggiunge: “Se lei mi sta sentendo, che prenda il telefono. Se ha difficoltà a venire a casa anche a piedi faccio una maratona per lei e le faccio vedere non è successo nulla. Basta che torni a casa. Io sono qui. Non voglio che quello che è successo a Giulia, accada anche a mia figlia. Quello che sto vivendo io fino all’altro ieri non me lo immaginavo. Ora capisco il dolore che sta provando la famiglia di Giulia”.
