Emanuele Compagno è finito al centro di una bufera social per alcuni suoi commenti giudicati inappropriati: sarà affiancato nella difesa del 22enne

L’avvocato di Filippo Turetta, Emanuele Compagno, è finito al centro di una bufera social. Compagno, oltre ad esercitare la professione legale, è anche giornalista e presidente della Pro Loco di Camponogara, in provincia di Venezia. E si diletta a scrivere post decisamente poco appropriati in tema di omofobia e misoginia.

“Nella giornata contro la violenza alle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti”, scriveva su Facebook nel 2020. Poi nel 2015 ad Halloween definiva “da p…” l’abbigliamento di alcune ragazzine accusate dal legale di indossare “una minigonna ascellare”. “Non ho detto che lo sono, ma che erano vestite come”, si difese poi nei commenti.

Da sottolineare anche un video a tema stalking e violenze sessuali, pubblicato su Youtube. “Le false accuse di molestie. Un fenomeno che sta crescendo”, scriveva nel post sui social. Poi, nel 2021, a commento di una puntata di Cartabianca: “La donna veniva trattata come una menomata, come un’incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna – sottolineava – come se fosse un oggetto incapace di auto – determinarsi”.

L’avvocato di Filippo Turetta: i post che imbarazzano la difesa

Ancora, sempre nel 2021: “Siamo arrivati a dei livelli di psicosi che addirittura pulire casa diventa relazione tossica”. E poi: “Questa psicosi che ci vuole stalker se corteggiamo una persona, vittime a ogni costo se una persona ci fa un complimento che deve essere vissuto come molestia in ogni caso”.

Non mancano poi post a sfondo omofobo: “Come l’inquisizione sequestra la libertà di parola e strumentalizza anche i ragazzi, da indottrinare come cavie, a cui raccontare che la sessualità dipende da una scelta personale e non dalla natura”, scrive sulla legge Zan. Ma Compagno ne ha anche su Valerio Scanu: “È giusto banalizzare l’unione civile trasformandola in una pagliacciata, addirittura scopiazzando il matrimonio con gli abiti in bianco e nero?”. Così si chiede commentando le foto dell’unione tra il cantante e il compagno, che trova “raccapriccianti”. E poi ancora, nel 2018, sulla legge 194: una legge a suo dire da “rivedere”.

L’emersione di questi vecchi post non ha fatto bene a Compagno. Ll’avvocato Giovanni Caruso, professore ordinario di diritto penale all’Università degli Studi di Padova, lo ha affiancato nella difesa di Turetta. Una decisione presa anche in vista del fatto che le indagini la prossima settimana, con il 22enne già in Italia, entreranno nel vivo con l’autopsia e l’interrogatorio.

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