Le prime parole pronunciate agli agenti di polizia tedesca che lo hanno fermato dopo una settimana in fuga

Filippo Turetta confessa: “Ho ucciso la mia ragazza”. Sarebbero state queste le prime parole pronunciate dal giovane agli agenti di polizia. Le forze dell’ordine tedesche lo avevano fermato in autostrada, dopo una settimana di fuga. Era provato, stanco. Il 22enne non si sarebbe opposto all’arresto e il giorno dopo avrebbe chiesto di essere portato in Italia. Lo rivela il Corriere.

Turetta al momento è ancora nel carcere di Halle, sorvegliato a vista. Si trova in una cella “isolata e blindata in cui 24 ore su 24 viene controllato”, non ha ancora parlato con nessuno. Solo il suo avvocato tedesco è riuscito a scambiare due parole con lui. Da quanto si apprende, il 22enne si comporta con freddezza e distacco. “Sembra a volte un ragazzo assente”, dice chi l’ha visto.

Filippo Turetta confessa: in carcere è “assente” e distaccato

L’iter di rientro è già concluso da parte dell Ministero della Giustizia italiano, ma la richiesta non è ancora formalmente arrivata in Germania. Secondo la procura competente di Naumburg, Turetta verrà consegnato entro alcuni giorni. Il portavoce della procura di Sassonia Anhalt, Klaus Tewes, si dice ottimista: “Mi aspetto che l’imputato sia estradato in Italia tra pochi giorni”. I genitori Nicola ed Elisabetta in queste ore stanno respingendo le accuse contro la loro famiglia: “Non siamo patriarcali”.

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