Il filmato delle telecamere di videosorveglianza dello stabilimento Dior di Fossò non lascia spazio ad alcun dubbio, Filippo Turetta ha aggredito Giulia Cecchettin. La 22enne, dunque, non ha seguito di sua spontanea volontà l’ex fidanzato, ma è stata costretta. Questo emerge dall’analisi delle ultime ore della vittima.

La prima aggressione a Giulia Cecchettin: “Mi fai male”

Gli inquirenti a cui è stata data la possibilità di visionare il filmato dell’aggressione, nelle carte giudiziarie hanno rilasciato parole scioccanti sull’accaduto. La ragazza, infatti sarebbe stata malmenata violentemente per 2 volte. In un primo momento nel video si vede Giulia Cecchettin aggredita dall’ex, che la colpisce a mani nude, poi da terra le sferra dei calci, tanto che si sente la giovane urlare “Mi fai male”.

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La fuga e i colpi alle spalle, le parole degli inquirenti: “atti idonei a cagionare la morte”

In un secondo momento Giulia Cecchettin riesce a scappare dalla Fiat Punto dell’ex fidanzato, che però riesce a raggiungerla e l’aggredisce nuovamente alle spalle. “Producendole, quale conseguenza della propria azione ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime mentre il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto, allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile”. Secondo gli inquirenti “Turetta poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse”. Dall’intervista della Bruzzone, però, vi sarebbero concrete possibilità che Giulia possa essere già morta.

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