Un filmato che lascia senza parole e un senso di rabbia: gli investigatori sono sulle tracce delle baby bulle, ecco come agiscono in branco
Un filmato di neanche un minuto e trenta secondi che mostra benissimo il modo in cui agiscono le baby bulle: le immagini provengono dal centro di Padova, incredibilmente alle spalle del Duomo. “Inginocchiati e chiedi scusa”, si sente nel filmato, ormai virale, finito anche nei tg nazionali e nelle mani degli investigatori, sulle tracce delle responsabili. Ad irritare le bulle sarebbe stato il mancato “rispetto” che la vittima del gruppetto avrebbe fatto mancare alla “capetta” della situazione, il tutto poi nato sui social, come ormai spesso accade in questi spiacevoli casi. Nonostante le scuse durante le lacrime strazianti, loro hanno insistito con l’assalto di gruppo. Episodi traumatizzanti per la crescita dei ragazzi, situazioni che non usciranno mai dalla loro mente. I danni psicologici sono inquantificabili. Ma, nonostante la continua sensibilizzazione, purtroppo la situazione generale peggiora.
Il filmato sciocca, indigna, irrita: viene voglia di parlare con i genitori delle responsabili di questi atti, per capire cosa succede in famiglia. Ancora più drammatico chi riprende con il telefonino, senza minimamente rendersi conto dell’orrore che sta avvenendo. La cosa che stupisce maggiormente è che siamo nel centro cittadino, nei pressi del Duomo di Padova, come riferisce il Gazzettino, che ha lanciato il video per primo. Le responsabili degli indecorosi atti sono tutte ragazzine della Padova-bene. Vestiti e borse firmate, ma, anche se le immagini sono sfocate, si intuisce chiaramente che abbiamo a che fare con adolescenti che non hanno raggiunto ancora la maggiore età.
Il movente
Niente giustifica le atroci azioni viste in questo video, ma pare che a scatenare la furia delle baby bulle sia stato un commento di troppo ad un post social, che avrebbe rappresentato una sorta di “sgarro” ai danni della capogruppo. Nel filmato si sente il rumore di sputi, poi si notano le percosse, a suon di schiaffi e tirate di capelli, il tutto tra le lacrime strazianti della vittima. Alla fine la lasciano andare a bordo del suo monopattino, con tanto di minaccia: “Vai a casa ora? Una parola su questa cosa e ti scaldo di botte”.
Il luogo purtroppo non è nuovo a certi spiacevoli episodi, proprio alle spalle del Duomo. Ragazzi che si picchiano, fanno rapine, si danno appuntamento per organizzare risse: sono disagi che i cittadini denunciano all’ordine del giorno. Anche i poliziotti riescono a far poco e quando intervengono ricevono botte e bottigliate. La situazione sta sfuggendo di mano, chissà cosa accadrà ora che si sono accesi i riflettori sulla zona. Adesso il filmato è osservato dagli investigatori, che stanno cercando di rintracciare le responsabili. Il reato di minacce e violenza privata, di cui potrebbero essere accusate, prevede la reclusione fino a quattro anni, quindi si può procedere d’ufficio.