I fatti sono avvenuti a Vaccara, frazione di Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. Un uomo di mezza età le cui generalità non sono emerse, ha sparato e ucciso il gatto della vicina, reo di aver camminato su una colata di cemento fresco. Denunciato alle autorità il cacciatore ha provato a giustificarsi ma gli sono state ugualmente sequestrate le armi da fuoco in suo possesso.

La ricostruzione dell’accaduto e le “giustificazioni” dell’accusato

La padrona del gatto, ha rinvenuto la carcassa dell’animale in un’area incolta non lontana dal luogo dello sparo. Tuttavia, non sapendo chi avesse ucciso il suo amico, ha formalizzato una denuncia contro ignoti. I carabinieri, dopo una rapida indagine in cui sono emersi sul corpo del gatto vari segni di arma da fuoco, sono risaliti all’uomo che ha sparato e ucciso il gatto della vicina. Il cacciatore, incalzato dalle domande delle autorità avrebbe tentato di giustificare il suo gesto dicendo che “l’animale aveva camminato su una gettata di cemento fresca appena realizzata nella sua proprietà, danneggiandola”.

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Spara e uccide il gatto della vicina, rischia 2 anni di carcere

Dopo la confessione, il cacciatore che ha sparato e ucciso il gatto della vicina, si è visto confiscare 3 armi da fuoco e circa 500 cartucce regolarmente detenute. Inoltre, all’uomo verranno contestati vari reati. Uccisione di animale (art 544 bis del Codice penale). Esplosioni pericolose (art 703 del codice penale) che prevedono pene da 4 mesi a 2 anni.

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