Il 25enne originario del Gambia era stato intercettato da una pattuglia ma aveva mentito per coprire le sue vere intenzioni
Stuprata in centro a Bologna, l’aggressore ha tentato di depistare le forze dell’ordine. Lo scorso weekend la polizia è intervenuta in via dell’Unione, nel pieno della zona universitaria di Bologna, interrompendo una violenza sessuale ancora in corso. Siamo nella notte tra sabato e domenica e alcuni passanti lanciano l’allarme. Una ragazza è stata aggredita da un giovane. I poliziotti hanno bloccato l’uomo, un 25enne originario del Gambia, e soccorso la vittima.
ll giovane è stato arrestato per violenza sessuale. Assieme a loro c’era un altro uomo, al momento ancora a piede libero. Gli agenti stanno lavorando per rintracciarlo. Solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori violenze. Ma c’è un ulteriore retroscena, riportato dal Resto del Carlino.
La polizia infatti, inizialmente, era stata depistata dal giovane poi arrestato. La vittima della violenza e l’uomo si erano conosciuti quella sera stessa, a una festa universitaria. Stando a quanto ricostruito, lui era con un amico e avrebbe iniziato a toccarla e palpeggiarla. Lei non sarebbe stata lucida dopo aver assunto alcool e droghe. Così, non sarebbe stata in grado di difendersi, neppure quando il 25enne l’ha portata via e ha abusato di lei.
Stuprata in centro a Bologna, la ricostruzione incastra l’aggressore
I due, però, erano stati già intercettati da una pattuglia della polizia. Alla richiesta di spiegazioni degli agenti, lo stupratore avrebbe detto: “È la mia fidanzata. La sto portando a casa perché non si sente bene”. E così sarebbe riuscito a depistarli.
Dopo poco, però, sono arrivate le segnalazioni. E così la polizia è intervenuta. Di nuovo il giovane avrebbe provato a mentire loro, ma gli agenti lo hanno arrestato. La ragazza è stata affidata alle cure dei sanitari del 118 ed accompagnata in ospedale. Come da prassi, è stata sottoposta al protocollo Eva per le vittime di violenza sessuale.
L’ennesimo caso di stupro a Bologna, che ha portato il sindaco Matteo Lepore a intervenire chiedendo “giustizia”. Queste le sue parole: “Abbiamo visto una violenza molto brutta, una violenza contro una donna, in strada, la notte. Le forze dell’ordine sono subito intervenute: questo lo voglio evidenziare perché noi dobbiamo essere presenti di giorno e di notte ovunque come istituzioni e garantire la sicurezza. Gli episodi di cronaca in strada hanno una ferma risposta da parte delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine: occorre che ci sia altrettanta capacità di risposta da parte della magistratura e di chi deve perseguire le persone che si macchiano di questi crimini”.
Intanto proseguono le indagini anche per identificare l’altro presunto aggressore. Le immagini delle telecamere di sorveglianza in zona saranno dirimenti per giungere a una soluzione.