Il piccolo è deceduto alla 38esima settimana di gravidanza a Palermo: la famiglia sporge denuncia contro l’ospedale

Nasce morto alla 38esima settimana a Palermo, i familiari vogliono vederci chiaro. La famiglia del neonato deceduto alla 38ª settimana di gravidanza ha presentato denuncia ai carabinieri contro l’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Sospettano un caso di malasanità durante il cesareo d’urgenza. La Procura ha avviato un’inchiesta senza indagati, ordinando l’autopsia e nominando un consulente tecnico per esaminare la cartella clinica della madre.

La madre del piccolo, 31 anni, stava vivendo una gravidanza a rischio a causa di un’inesorabile infezione contratta nelle prime settimane. Si trattava di Citomegalovirus, un’infezione che l’aveva costretta a seguire una terapia antivirale per tutta la gravidanza. Durante un controllo il 2 novembre, con pressione alta, è stata mandata in pronto soccorso e poi ricoverata.

Nasce morto alla 38esima settimana: quel tracciato mancato che getta ombre sulla vicenda 

I medici avevano deciso di indurre il parto con il palloncino, ma notando l’assenza di dilatazione hanno tolto lo strumento il mattino dopo. Hanno poi somministrato una terapia farmacologica da prendere ogni due ore. Il tracciato successivo era tutto regolare. 

Il 5 novembre, poi, l’ostetrica avrebbe omesso di eseguire un tracciato, negando che la donna fosse in travaglio. Dopo perdite ematiche, è stata riportata in stanza senza eseguire l’esame. Poi, il cesareo d’urgenza. Il piccolo è nato senza vita. La nonna afferma che il mancato tracciato ha impedito ai medici di rilevare i problemi. “Sentivo le sue urla e il suo dolore. Faremo denuncia per omicidio colposo e violenza ostetrica”, ha detto la madre della 31enne.

Ora sarà l’autopsia, programmata nei prossimi giorni, a gettare luce sulle cause del decesso del bambino.

Continua a leggere su Chronist.it