La tragedia, l’ennesima morte sul lavoro, in un oleificio ad Andria. La vittima è Raffaele Sardano, a causa di un grave trauma cranico fatale
Esplode un tubo, muore operaio 38enne. Ancora una tragedia sul lavoro ha colpito l’Italia, questa volta ad Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani, Puglia. Un operaio di 38 anni, Raffaele Sardano, ha perso la vita nel tardo pomeriggio di martedì 7 novembre mentre svolgeva il suo lavoro presso un oleificio.
L’incidente mortale è stato causato da uno scoppio di un macchinario e dalla rottura di un grosso tubo in acciaio che filtrava l’acqua dall’olio. Secondo le prime informazioni, sembra che l’operaio si trovasse vicino al macchinario al momento dell’esplosione, che gli ha provocato un grave trauma cranico fatale. Nonostante l’intervento tempestivo del personale medico del 118, non è stato possibile salvare la vita dell’uomo.
Morto 38enne sul lavoro, esplode un tubo e gli finisce addosso
Dopo l’esplosione, il macchinario è anche parzialmente andato a fuoco, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. La Questura di Andria sta conducendo indagini sulla tragedia, con il supporto del reparto scientifico, per stabilire le cause esatte dell’incidente. La Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta, e il macchinario è stato sequestrato per ulteriori accertamenti.
“L’ennesima tragedia sul lavoro miete una giovane vittima. Purtroppo gli infortuni nei luoghi di lavoro, in Puglia come nel resto del Paese, stanno assumendo i contorni di una vera e propria strage, ma le risposte della politica per fermare un fenomeno inaccettabile sono poche e poco efficaci, ci chiediamo come avrebbero reagito le istituzioni se tutte quelle vite fossero state spezzate dalla violenza della mafia: sicuramente in modo più deciso di quello utilizzato contro gli infortuni sul lavoro”. Così il segretario generale della Uil Puglia Gianni Ricci commentando il decesso del lavoratore.