Chiuso nel suo appartamento, l’uomo – 52enne e devastato dal dolore – ha rilasciato poche, scarne dichiarazioni
Il caso di Monia Bortolotti continua è stata coinvolta in una storia di morte e sospetto inquietante. Monia era una giovane orfana di Calcutta, adottata in Val Seriana a Gazzaniga. Qui è cresciuta e ha trovato l’amore accanto a un compagno più maturo di lei, Cristian Zorzi. Un amore nato alla scuola Baila Conmigo, dove lui era istruttore di balli caraibici. Ora è al centro di un’indagine per un delitto dalle tinte terribili: l’omicidio dei suoi due bambini, Alice di 4 mesi e Mattia di 2, entrambi morti per ferite da arma bianca.
La tragica vicenda è al centro di un’indagine delle autorità. Dall’ordinanza di custodia cautelare emergono dettagli inquietanti. In particolare, le autorità ritengono che Monia, seppur con problemi personali irrisolti, fosse lucida e intenzionata a porre le basi per una possibile difesa.
La morte dei due bambini è avvenuta in circostanze misteriose. Inizialmente, il caso è stato archiviato come morte in culla. Tuttavia, quando il fratellino Mattia è morto nel 2022, è stata effettuata un’autopsia che ha sollevato sospetti. Monia aveva precedentemente scritto sui social: “La colpa è mia per averla messa a dormire di lato sui suoi cuscinotti tanto morbidi”.
La difesa di Monia Bortolotti e i cuscini messi male
Ora l’ipotesi è che potrebbe aver utilizzato un cuscino per soffocare i pianti dei suoi figli. La giovane madre non sembrava capire l’origine del pianto dei piccoli, e potrebbe non essere stata in grado di gestirlo. Questo l’avrebbe portata a compiere i delitti contestati.
Ad agosto un post sulla morte dei figli ma anche sulla fine della relazione con Cristian Zorzi: “Perché per me amare significa stare accanto a qualcuno nella buona e nella cattiva sorte, ma non tutti sono capaci”. Nel post del 13 ottobre Monia scrive alle “care mamme e cari papà” che “il senso di colpa per non aver fatto abbastanza per i miei bambini, per non essere riuscita a salvarli, mi sta distruggendo”.
Il compagno di Monia, Cristian Zorzi, si è nascosto in casa, devastato e incapace di esprimere la sua situazione. “Non ho niente da dire, è così oggi e sarà così sempre, non avete idea di che cosa si provi”, dice il 52enne dal suo appartamento a Pedrengo. Ora lavora in una ditta di verniciature.