Dopo la terribile tragedia verificatasi ad Ancona, dove una 15enne si è uccisa buttandosi dal balcone, la Procura vuole vederci chiaro ed indagare per chiarire definitivamente la vicenda.
Un’altra giovane vita spezzata. Una 15enne si è uccisa buttandosi dal balcone della propria abitazione e, attualmente, le forze dell’ordine stanno indagando per chiarire la vicenda. Intanto il padre deve rispondere di istigazione al suicidio. Secondo quanto ha riportato il Corriere della Sera, una vicina della vittima di nazionalità bengalese, morta tre giorni dopo in seguito ad un trauma cranico, ha spiegato che “il velo lo portava solo se c’era il padre, sennò non lo metteva”.
15enne si uccide buttandosi dal balcone, la vicenda
La Procura, in seguito alla tragedia, vuole vederci chiaro e, attualmente, il padre della vittima è indagato per istigazione al suicidio. Pare che al momento della terribile tragedia i familiari della ragazzina erano in casa. L’ipotesi avanzata dalla Procura stessa è che dietro il gesto estremo della giovane ci sia stato un presunto matrimonio combinato in Bangladesh. La 15enne di nome Mithila, che frequentava la terza media, viveva insieme ai familiari, ad Ancona e, pare avesse rilasciato una confessione ad una sua insegnante, la quale aveva anche segnalato il caso ai Servizi Sociali.
Potrebbe interessarti anche l’articolo: Julie, studentessa suicida a Lecce dopo uno stupro: indagato un 19enne, “tradito” da un selfie. La difesa: “era consenziente”
La ricostruzione
Secondo le prime verifiche effettuate dalle forze dell’ordine, pare che la ragazzina dovesse sottoporsi ad una visita ginecologica presso l’ospedale Salesi, per la quale era contraria o, addirittura, spaventata. Il fratello della 15enne ha sottolineato quanto lui e i familiari vogliano fare luce riguardo il mistero della morte della ragazzina:
“Siamo i primi a voler conoscere cosa sia davvero accaduto a mia sorella, e questo dal cuore: sono tre giorni che non faccio altro che andare in Questura. Vivo in Italia da 17 anni, ho chiesto la cittadinanza; qui mi piace, lavoro come operaio, ma dopo questa botta vediamo, so che resterò distrutto per tutta la vita, lo stesso i nostri genitori”.
Continua a leggere su Chronist.it