Il racconto di Sara è scioccante: l’atleta 33enne campionessa di pattinaggio è stata aggredita il giorno di Halloween mentre era in auto con la figlia di appena 9 mesi. Il tutto sarebbe avvenuto per una dinamica stradale, niente a che fare con la ricorrenza, nessuna sbronza per l’altro autista, niente di tutto ciò. In quel momento, Sara è stata raggiunta dall’automobilista inferocito in seguito ad un incidente sventato per “un nulla”. Pare che l’altro autista si sia infervorato a tal punto da colpire l’auto della pattinatrice a suon di calci, fino a distruggerne il finestrino.
Il racconto shock

A raccontarci tutto è stata lei stessa, attraverso un post social accompagnato dalle foto. “Verso le 15.45, sul lungomare di Viserba – Rimini (ndr) -, ho sbandato con la macchina per guardare mia figlia che piangeva, andando in parte sulla corsia opposta. Di conseguenza la Opel Bianca dalla parte opposta ha dovuto sterzare per non prendermi. Colpa mia certo. Clacson giustificatissimo”. E fin qui, tutto bene. Si fa per dire: nel senso che Sara tollera completamente il comportamento dell’altro autista, che con il clacson ha allertato l’atleta in tempo, prima che qualcosa di brutto accadesse. Tuttavia, non è finita lì, ed ecco che l’uomo è passato dalla parte del torto in men che non si dica.
“Dentro la Opel però c’era un uomo che ha visto bene di inchiodare, inseguirmi, superarmi per bloccarmi la strada e scendere dalla sua macchina per venirmi a menare. Presa dalla paura e avendo con me una bimba di 9 mesi, sono riuscita a scappare, ma lui a piedi ha fatto in tempo a raggiungermi per tirare un calcio e spaccarmi la portiera posteriore con tanto di vetro in mille pezzi che è caduto nel sedile dell’altra figlia, che per fortuna era ancora all’asilo”. Insomma, di male in peggio, come si dice. Adesso la sportiva ha denuciato tutto sui social, ma purtroppo formalmente non ha margine per agire.
“In preda al panico, non ho potuto vedere la sua targa e tantomeno lo riconoscerei ma spero vivamente che ci siano delle telecamere sulla strada perché, oltre al danno alla mia auto, questa notte ho avuto gli incubi e ho tremato fino a sera. Qualcuno ha visto ma nessuno si è fermato e non saprei a chi chiedere testimonianza. Spero solo nel lavoro di chi è competente”.