Richard Balestra, 20enne nomade, è stato arrestato per l’omicidio del 75enne Luigi Pulcini, avvenuto il 6 agosto scorso in un bar di Altopascio. Dopo 3 mesi, dunque, le indagini si sono concluse con la cattura del killer, che a dire il vero, nei giorni seguenti l’assassinio aveva confessato il delitto. Le forze dell’ordine, invece, avevano creduto che il ragazzo nascondesse il vero killer e, dunque l’avevano lasciato andare.

La ricostruzione dell’aggressione di Richard Balestra a Luigi Pulcini

Luigi Pulcini, come tutte le estati, era solito passare dei giorni di relax nella sua casa di Spianate. Il 6 ottobre scorso, dunque, si recò al bar, dove però, incontrò il suo assalitore. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Richard Balestra avrebbe aggredito il 75enne asserendo che l’anziano stesse guardando la sua ragazza. Il pugno in pieno volto che il 20enne diede all’uomo, lo fece cadere a terra e da quel giorno la vittima non si riprese più, morendo 10 giorni dopo, nell’ospedale di Pisa.

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13 persone indagate per favoreggiamento

Richard Balestra, dunque, dopo essere inizialmente scappato a bordo della sua auto, si andò a costituire, ma non fu creduto. Secondo gli inquirenti, infatti, la versione del ragazzo di etnia Sinti sarebbe stata incongruente e lacunosa rispetto a quella data dai testimoni del fatto. I presenti al bar, infatti, probabilmente impauriti dal 20enne “aggiunsero dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse e non addivenire all’accertamento di una sua piena responsabilità”. Per questo motivo, il 2 novembre scorso oltre all’arresto di Richard Balestra, 13 persone sono risultate indagate per favoreggiamento e reticenza nei confronti delle autorità.

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