Secondo l’accusa, l’ex medico della Virtus Pallacanestro, in carcere per l’omicidio della moglie Isabella Linsalata, avrebbe ucciso anche la suocera Giulia Tateo
Il 64enne Giampaolo Amato, 64enne oftalmologo ed ex medico della Virtus Pallacanestro, dallo scorso 24 aprile si trova in carcere, accusato di omicidio premeditato nei confronti della moglie Isabella Linsalata: secondo l’accusa, l’uomo avrebbe ucciso anche la suocera, Giulia Tateo.
Infatti, secondo la procuratrice di Bologna, il medico avrebbe ucciso entrambe le donne con un mix letale di farmaci, in particolare sostanze sedative e psicotrope come Sevoflurano e Midazolam.
Il primo delitto, quello dell’anziana suocera, sarebbe avvenuto tra l’8 e il 9 ottobre di due anni fa. Qualche giorno più avanti, Amato si sarebbe liberato anche della moglie, uccisa con le stesse modalità alla fine di ottobre.
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Il movente del duplice omicidio
Secondo l’accusa, Amato avrebbe ucciso sia la moglie che la suocera per questioni ereditarie.
Infatti, l’uomo avrebbe voluto ottenere sia l’appartamento della moglie che quello della suocera.
Inoltre, sbarazzandosi delle due donne, avrebbe potuto portare avanti la relazione extraconiugale che da tempo intratteneva con l’amante.
Oltre all’accusa di duplice omicidio premeditato, l’ex medico della Virtus è accusato anche di peculato e di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope utilizzate per commettere entrambi i delitti.