Arshdeep Singh si era resto irreperibile: l’uomo, di 36 anni, è stato pestato da un gruppo di cittadini inferociti dopo aver assistito allo scippo di una borsa ai danni di un’anziana di 90 anni. Un episodio che aveva creato clamore e scompiglio sui social, i quali, quasi all’unanimità, si erano schierati dalla parte degli aggressori. Durante lo scippo, il delinquente aveva trascinato l’anziana lungo il marciapiede. I passanti lo hanno accerchiato e picchiato in gruppo, scatenando tanta indignazione o approvazione. Mentre ciò avveniva, uno smartphone era immancabilmente acceso e pronto a immortalare la scena.

Come si vedeva dalle immagini del video, poi censurato in Rete, dopo la malefatta incompiuta, il ladro è stato malmenato dal gruppo a suon di calci e pugni. All’arrivo dei carabinieri, Singh è stato arrestato. “Mi chiedo come mai quel giorno dopo il ricovero in ospedale l’abbiano dimesso e lasciato andare via”, dice il legale dell’uomo aggredito al Quarticciolo di Roma, Simona Rampiconi. Lo ha detto dopo che due giorni fa, a Piazzale Clodio, è arrivata la sentenza per il ladro: patteggiamento a due anni e otto mesi di carcere e pagamento di 412 euro di sanzione per rapina aggravata.

Dopo i fatti, quando è stato ascoltato in aula durante la convalida dell’arresto, il 36enne è apparso sinceramente pentito, ma probabilmente era solo una scenetta per ingraziarsi i presenti, visto che una volta uscito dall’ospedale ha fatto perdere le proprie tracce, rendendosi di fatto irreperibile. Il suo avvocato prosegue: “Le vittime sono due perché picchiarlo in quel modo è stato davvero incivile. Abbiamo deciso di patteggiare per la rapina, data anche l’aggravante dovuta all’età avanzata della vittima, ma andremo comunque avanti con il procedimento contro le persone che hanno preso parte al pestaggio brutale di Arshdeep”.

Dov’è il borseggiatore?

“Non si sono limitati a difendere la signora molto anziana e a chiamare le forze dell’ordine per farlo arrestare – ha proseguito Rampiconi -. È un assuntore di crack e senza fissa dimora. Quel giorno l’hanno ricoverato in ospedale con il setto nasale deviato e il chirurgo gli aveva detto che avrebbe dovuto subire un’operazione. Mi chiedo perché l’abbiano dimesso e lasciato andare via”. Non si conoscono i dettagli privati dell’uomo, pare che sia in Italia da poco tempo e che non abbia precedenti. Al momento dei fatti era anche sprovvisto di documenti e smartphone. “Ora è schedato con foto segnaletica e impronte digitali e non può lasciare il Paese, ma non sappiamo più dove sia”.

Il nome fornito agli agenti combacia con quello di un noto giocatore di cricket molto giovane, come potete verificare voi stessi ricercando il nominativo del borseggiatore del Quarticciolo. Le legale si chiede se anche il nome sia reale: era quello fornito agli agenti al momento dell’arresto. Singh aveva scelto di procedere alla denuncia contro il gruppo di assalitori, quindi il processo a loro carico proseguirà, mentre si cerca di capire dove sia finito lui. I carabinieri avevano già note le identità degli aggressori, tra i quali vi sarebbe un esperto lottatore di Mixed Martial Arts, discplina ancor più nota con l’acronimo di MMA.

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