L’Usl ha deciso di presentare un esposto in Procura, annunciando anche che hanno attivato il Dipartimento di sanità pubblica
Svenimenti malori e difficoltà a parlare. Il mistero degli operatori del 118 a Bologna che hanno accusato malesseri sospetti continua a infittirsi. Il bilancio sale a sette casi in quattro mesi. L’Azienda Usl ha deciso di presentare un esposto in Procura. Hanno anche attivato il Dipartimento di sanità pubblica per verificare le condizioni ambientali di lavoro degli operatori, con i risultati a disposizione della Procura.
Finora, sono state esplorate diverse ipotesi, tra cui acqua, aria e virus, ma senza esiti conclusivi. L’azienda ha preso anche misure estreme, come la rimozione di una fontanella per l’acqua e l’eliminazione delle macchinette per le bevande e le merende. Tuttavia, emerge ora una nuova pista: l’uso del sedativo Entumin, noto per avere sintomi simili a quelli accusati dagli operatori.
I sintomi: svenimenti malori e difficoltà a parlare
Gli operatori coinvolti hanno segnalato sintomi gravi, tra cui svenimenti, stati di torpore quasi comatoso e difficoltà nell’articolare parole e frasi. Si è fatta strada la pista del presunto avvelenamento. Potrebbe L’Entumin potrebbe essere il tassello mancante della storia, usato per contaminare il cibo o le bevande degli operatori.
La vicenda sta generando timore tra gli operatori sanitari. Ci sono stati altri accadimenti inquietanti: le ruote delle auto loro e di alcuni medici sono state danneggiate con un coltello recentemente. La Procura di Bologna sta indagando per fare chiarezza su questa situazione misteriosa.