Il padre dell’animatore 33enne aveva già denunciato il figlio alle forze dell’ordine
Aveva già destato molto scalpore la condanna agli arresti domiciliari per l’animatore di 33 anni accusato di aver stuprato una bambina di soli 6 anni in una struttura ricettiva di Perugia: dopo la decisione dei giudici, l’uomo sarebbe evaso da casa per alcuni giorni.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, il 33enne si sarebbe allontanato dalla sua abitazione il 30 ottobre. A denunciare l’evasione è stato proprio il padre dell’uomo, ex carabiniere, che ha chiamato le forze dell’ordine per informarle che il figlio non era più rientrato a casa.
Dunque, sono partite le ricerche, culminate poi nella denuncia quando l’ex animatore è tornato presso nella sua dimora.
Il padre aveva già denunciato il figlio: voleva avvicinarsi alle scuole
Stando a quanto reso noto, il giovane era già stato indagato per una violenza sessuale su minori nel 2019. Dunque, dal 2020 esisteva un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ai plessi scolastici pubblici e privati. Eppure, nonostante ciò, l’indagato è comunque riuscito ad ottenere il lavoro come animatore presso la struttura ricettiva di Perugia, a contatto con i bambini.
E non è neppure la prima volta che il padre del 33enne denuncia il figlio alle forze dell’ordine. Secondo l’ex agente, suo figlio aveva intenzione di sottrarsi al provvedimento che gli vietava di avvicinarsi alle scuole.