A parlare è Gabriele, fidanzato della proprietaria di Cody, Emilia Pawlak. “Lei per la paura si è lanciata all’indietro e ha sbattuto la testa”
Giallo sul rottweiler caduto a Roma. “Quella donna non è stata toccata. Si sta montando un clamore inutile”. Questo è ciò che sostiene Gabriele, il fidanzato di Emilia Pawlak, la proprietaria del rottweiler Cody, il cane che è caduto dal terzo piano in via Frattina causando ferite alla donna incinta. Gabriele ha fornito una nuova versione dei fatti in un’intervista a Fanpage, cercando di spiegare quanto è realmente accaduto nell’incidente che ha portato alla tragica morte del cane e alle ferite della ragazza incinta.
Il fidanzato della Pawlak spiega: “Il giorno dopo abbiamo parlato con vari testimoni oculari, tra i quali una persona che al momento dell’accaduto era accanto alla signora: ha detto che il cane non l’ha nemmeno sfiorata, ma che lei per paura vedendolo cadere si è lanciata all’indietro e ha sbattuto la testa. Un cane di cinquanta chili che cade da un’altezza di tredici metri se colpisce una persona la schiaccia. Il leggero trauma riportato non è compatibile con un peso da una tale altezza. Inoltre dalle foto scattate si vede chiaramente che sono distanti tre quattro metri. Si sta montando un clamore inutile”.
Da quando si è verificato l’incidente, sono state avanzate diverse versioni sulla tragedia. Dalle ipotesi riguardanti il cane che giocava con il gatto di casa, fino a quella di un piccione che potrebbe aver attirato l’attenzione del cane. Inoltre, è stato suggerito che all’interno della casa, il clima fosse spesso turbolento, secondo quanto raccontato dall’ex fidanzato della donna.
“Cody non è morto sul colpo”: giallo sul rottweiler caduto a Roma
Tuttavia, Gabriele e la sua compagna Emilia non riescono a spiegare il motivo per cui il cane sia precipitato dalla finestra. “La finestra era aperta ma è alta e la mia compagna stava in casa. Forse è stato attirato da qualcosa, era un cucciolo di undici mesi, probabilmente ha visto un uccello oppure avrà creduto che qualcuno lo stesse chiamando. È stata una disgrazia imprevedibile”, spiega l’uomo.
Oltre a diverse manifestazioni di affetto, Gabriele ha spiegato che ci sono state anche minacce di morte nei confronti della sua compagna, motivo per cui hanno preso provvedimenti legali. Punta poi il dito contro la macchina dei soccorsi. “Ci è stato impedito di spostarlo, dicendoci che un’ambulanza veterinaria era già per strada scortata da una macchina dei vigili e che sarebbe arrivata in pochi minuti. Mi sono detto va bene, farà sicuramente prima di me, aspettarla è la scelta migliore, perché sarà pure attrezzata per prestargli cure immediate. Mi sono fidato”.
Per Gabriele, “Cody non è morto sul colpo, ma è rimasto a terra agonizzante, e non è vero neanche che ce ne siamo fregati, perché vederlo lì ed essere completamente impotenti ci ha distrutti, è un dolore indescrivibile. Questo solo chi ha un animale domestico lo può capire”.