Un epilogo agghiacciante: la scoperta di un medico, che poi ha allertato la polizia; gli strani comportamenti del marito e la morte della moglie farmacista
Una vicenda da film, dal titolo ancora più emblematico: un marito medico, navigato nella sua professione nella quale ha a che fare anche con il controllo dei veleni, ha avvelenato la moglie farmacista. La donna è deceduta lo scorso mese di agosto, in ospedale, dove è stata trasferita in seguito a dolori allucinanti avvertiti allo stomaco. Sulla tragedia si è affacciata anche la Cbs News, sostenendo che il medico, Connor Bowman, avrebbe utilizzato la colchicina per compiere l’insano gesto. Si tratta di una sostanza che viene spesso utilizzata per la cura della gotta.
La ricostruzione shock
Quando la moglie Betty manifestava i sintomi, si pensava che potesse essere vittima di un’intossicazione alimentare che la stesse mettendo a dura prova. Tuttavia, dopo quattro giorni di ricovero, la farmacista è deceduta nella stessa struttura ospedaliera, in seguito alle complicazioni sorte dopo la massiccia presenza di liquido nei polmoni, evidenziata durante una crisi cardiaca che le è costata la vita. Da subito il marito Connor ha acceso i riflettori su di sé per via di un comportamento sospetto: avrebbe fatto di tutto per evitare di eseguire l’autopsia.
Ma i medici avevano scoperto già la malefatta, quando sono entrati in possesso delle analisi sui campioni di sangue e di urina raccolti in precedenza: Betty ha subito gli effetti collaterali provocati dalla colchicina. Non proprio un caso questo smascheramento in extremis, avvenuto proprio grazie alla stessa donna, che nutriva sospetti sulle sue condizioni di salute. Aveva infatti chiesto di effettuare i controlli ad un medico dell’ospedale, il quale ha poi allertato la polizia dopo la confessione.
Il movente, i 500mila dollari di assicurazione sulla vita e l’arresto

E quello che ne è emerso è agghiacciante: il movente del marito sarebbe riconducibile al denaro, secondo la ricostruzione della polizia. Il medico contava di mettere mano sui soldi dell’assicurazione sulla vita, intestata a sua moglie. Oltre a questo, si è aggiunta un’altra testimonianza proveniente da un’impiegata dell’università dello Stato del Kansas, la quale ha asserito di aver notato movimenti sospetti di Coonor. In particolare, l’uomo sarebbe stato avvistato mentre effettuava ricerche proprio sulla colchicina. Infine, sul computer personale del dottore sono stanti trovati gli altri inequivocabili indizi. Approfondendo le indagini, interrogando anche le persone attorno alla coppia, è emerso che Bowman più volte avrebbe parlato di divorzio durante alcune conversazioni private.
Infine, le autorità hanno scoperto la ricevuta del deposito bancario di ben 450mila dollari sui 500mila totali, riconducibili alla polizza. La colchicina, il farmaco utilizzato per stroncare la vita della moglie, allevia i sintomi della gotta, malattia del metabolismo che però non ha mai interessato la farmacista. A ragione di questi indizi e delle analisi mediche rilevate, la polizia ha arrestato l’uomo con l’accusa di omicidio. Pare che Bowman sia stato talmente cinico da calcolare anche i milligrammi necessari per ucciderla, valutando la quantità in base al peso della consorte. Un lavoro programmato e architettato con metodica e inquietante calma.