Nessuno aveva previsto o prevedeva un tale atto di violenza da parte dell’uomo, Pierluigi Lachi, ex orafo 80enne in pensione
Spara alla moglie e poi si toglie la vita. Tragico caso di femminicidio-suicidio a Cuasso al Monte, una piccola comunità montana al confine con la Svizzera e l’Alto Varesotto. Pierluigi Lachi, un ex orafo in pensione di 80 anni, ha impugnato la sua pistola, legalmente detenuta, e ha sparato alla moglie, Pinuccia Anselmino, coetanea e pensionata, colpendola alla testa. Successivamente, Lachi si è tolto la vita con la stessa arma. Prima del suicidio, ha chiamato il numero di emergenza 112 per richiedere assistenza per sua moglie.
I fatti nella giornata di ieri 25 ottobre a Cuasso al Monte, una piccola comunità montana al confine con la Svizzera e l’Alto Varesotto. Lachi è deceduto sul posto, mentre sua moglie è rimasta gravemente ferita seppur ancora in vita. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Circolo a Varese, ha lottato per la vita durante il pomeriggio. Tuttavia, intorno alle 20, è giunta la notizia del suo decesso.
Cuasso al Monte, 80enne spara alla moglie e poi si toglie la vita: lo sgomento della comunità
La tragedia familiare ha scosso la piccola comunità di Cuasso al Monte. Nessuno aveva previsto o prevedeva un tale atto di violenza da parte di Lachi. I carabinieri locali e il nucleo investigativo del comando provinciale di Varese hanno avviato un’indagine e ascoltato amici e parenti nelle ultime ore.
Nessun elemento anomalo è emerso dalle testimonianze: sembrava che marito e moglie fossero una coppia affiatata, gentile con tutti, senza precedenti di conflitti o denunce per violenza domestica. La motivazione dietro a questo terribile episodio rimane al momento sconosciuta. Il sindaco di Cuasso, Loredana Bonora, ha espresso la sua solidarietà e ha dichiarato di condividere la disperazione per un evento così tragico.