La morte della 25enne Nicoletta Manconi, un mese dopo il decesso, è ancora avvolta nel mistero. La ragazza il 25 settembre scorso, morì dopo essere stata dimessa dal Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. L’autopsia chiarì che a uccidere la giovane fu uno scompenso cardiaco, tuttavia, nuovi dettagli sono emersi dalle analisi fatte eseguire dalla madre della vittima su alcuni alimenti all’interno del frigorifero della ragazza.

Il ricovero, le dimissioni, poi il malore fatale che uccise Nicoletta Manconi

Nicoletta Manconi era giunta al pronto soccorso di Cagliari, lamentando lancinanti dolori al ventre. Tuttavia, dopo alcune analisi, i medici della struttura sanitaria la dimisero, prescrivendole una cura. Il giorno dopo, però, la ragazza fu costretta a chiamare nuovamente il 118 a causa di un nuovo malore, che però, la uccise poco dopo, prima di raggiungere l’ospedale. Da quel giorno la Procura di Cagliari ha aperto un’indagine per omicidio colposo che è tuttora in corso.

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La possibile intossicazione da stafilococco

In queste ore però, si fa largo una nuova ipotesi che potrebbe spiegare un decesso ancora avvolto nel mistero. La 25enne potrebbe essere stata uccisa a causa di un’intossicazione da stafilococco. La madre di Nicoletta Manconi, insospettita da alcuni alimenti presenti nel frigorifero della ragazza, li ha fatti analizzare. Il responso dei test ha evidenziato un’alta percentuale di batteri presenti su alcune fette di salame. Sul caso, ancora aperto, proseguono le indagini della Procura di Cagliari.

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