Lo attendevano al Ferranti di Porto Sant’Epidio come guardalinee in Montegranaro – Civitanovese: non è mai arrivato

Giovane arbitro 27enne muore: trovato sul selciato del condominio. Lo attendevano al Ferranti di Porto Sant’Epidio per assistere dalla linea laterale l’arbitro in Montegranaro – Civitanovese, uno dei derby più sentiti dell’Eccellenza, il massimo campionato di calcio regionale. Purtroppo, però, Nabil Dahou, guardalinee 27enne di origini marocchine che viveva a Fabriano, nel Fermano, a quella partita non è mai arrivato.

Attorno alle sette di mattina della domenica, un vicino ha trovato il suo corpo senza vita. Era precipitato nella notte dal balcone del suo appartamento al terzo piano di un condominio di piazzale Roma. L’uomo ha subito allertato il 112. Al suo arrivo, il personale sanitario del 118 ha dovuto constatare che per il giovane non c’era più nulla da fare. Il ritrovamento è avvenuto sul selciato del condominio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri per ricostruire la dinamica del fatto, ma tutto lascia supporre si sia trattato di un gesto volontario.

Chi lo conosceva è rimasto sconcertato ed esterrefatto da un evento così drammatico e tragico. Nabil faceva parte dell’Aia regionale, l’Associazione italiana Arbitri, da oltre dieci anni. Era un assistente molto apprezzato e stimato, uno di quei guardalinee di cui gli arbitri si fidano ciecamente, come dimostrato dal suo recente curriculum.

Giovane arbitro 27enne muore giù dal terzo piano: lo aspettavano al campo

Nelle prime giornate del campionato di Eccellenza, era stato designato tra le terne di arbitri e assistenti che hanno diretto partite considerate difficili da arbitrare. Aveva affrontato domenica scorsa Montefano-Tolentino. Precedentemente Montecchio – Osimana, Monturano – Montegiorgio, Sangiustese – Montefano, Civitanovese – Urbino. Avrebbe dovuto partecipare a Montegranaro – Civitanovese (che poi è stata rinviata). Tutti match che richiedono arbitri e assistenti di personalità e di grande competenza tecnica.

“Era un ragazzo solare – ha detto Gustavo Malascorta, vicepresidente vicario della Figc Marche ed ex presidente regionale degli arbitri –, un giovane molto preparato che sembrava sempre felice e sereno. Partecipava con continuità alle attività associative dell’Aia, ai ritiri, ai raduni, viveva a Fabriano ma era associato alla sezione di Jesi”.

Il presidente dell’Aia Marche, il belvederese Riccardo Piccioni si è chiuso in un doloroso silenzi. Anche Massimiliano Rossi, responsabile della sezione jesina dell’Aia, sottolinea il carattere gioviale e solare di Nabil. “Anche recentemente è stato con noi a Jesi – sottolinea profondamente addolorato -, durante il banchetto informativo che abbiamo allestito alla Fiera di San Settimio, durante la Notte Azzurra e in tutte le manifestazioni a cui partecipavamo. Un ragazzo buono che sarà sempre con noi”.

Eppure, nonostante i sorrisi e le battute, chissà cosa è accaduto nella mente di questo ragazzo. Aveva gratificazioni e soddisfazioni dal calcio e dallo sport. Una domanda che oggi assilla tutti coloro che lo conoscevano.

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