Ospite di Fuori dal Coro, il programma di Rete4 condotto da Mario Giordano, ha parlato la ragazza di 19 anni vittima dello stupro di Palermo. Quella sera sette ragazzi l’hanno violentata. “Ero uscita con un’amica quando ho incontrato Angelo, lo conoscevo già, ci frequentavamo io e lui. Quando lo vedevo impazzivo, mi aveva fatto una sorta di lavaggio del cervello. Quella sera, da come ho poi capito solo dopo dai giornali, lui era d’accordo con i suoi amici. Avevano organizzato tutto”.

“Gli avevo detto che in settimana saremmo usciti insieme e lui l’aveva comunicato ai suoi amici, da lì la volontà nata tra loro di fare una “cosa di gruppo”. Quando è successo tutto, non ho pensato di togliere sui miei profili social le foto e i post provocatori che avevo pubblicato, anche in passato, perché io sono questa e ho deciso di rimanere me stessa nonostante l’odio della gente – ha proseguito la ragazza di Palermo – Le persone purtroppo seguono degli stereotipi e nel mio caso io avrei dovuto starmene in un angolo in silenzio a piangere e magari decidere, dopo un avvenimento del genere, di mettere fine alla mia vita”.

“I giovani oggi si rifanno alla società che vedono, specie sui social, comportamenti violenti e vuoti interiori che vengono colmati con la droga e l’alcool. Anche in me ho trovato dei vuoti, come la perdita di mia mamma e il bel mondo che la vita a oggi non mi ha riservato ma che da sola ho superato. Sui social c’è cyberbullismo e io con questa vicenda l’ho vissuto in primis, mi sento vittima dei social ma sono qui per lanciare un messaggio positivo: tutto si può superare”.

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