Marta di Nardo era scomparsa da circa 2 settimane, era stato il figlio a denunciarne la scomparsa dopo che per giorni non gli aveva risposto al telefono. Oggi, dopo giorni di ricerche e sopralluoghi, il cadavere della donna è stato rinvenuto in casa del vicino, in via Pietro Da Cortona 14, Milano. Dopo aver trovato delle tracce di sangue nell’appartamento attiguo a quello della donna, i carabinieri della compagnia di Porta Monforte e militari della sezione investigazioni scientifiche hanno fatto irruzione nella casa e dopo poco hanno rivenuto il cadavere della scomparsa.

Il vicino di casa della 60enne sarebbe un tossicodipendente

I carabinieri erano entrati in casa del dirimpettaio di Marta di Nardo, dopo aver effettuato un sopralluogo in casa della 60enne, poi esteso a tutto il palazzo in cui la scomparsa abitava. Secondo le prime informazioni al riguardo, l’uomo, Domenico L. di 51 anni, avrebbe dei problemi di tossicodipendenza.

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Interrogato il vicino di casa di Marta di Nardo

Lo smartphone di Marta di Nardo risultava spento da giorni: le ultime attività sul dispositivo risalivano al 5 o 6 ottobre. Poi della donna si erano perse le tracce. La 60enne era in cura al Cps a causa di problemi psichiatrici, inoltre soffriva di ludopatia, non era raro infatti, vederla in giro per il quartiere a chiedere delle monetine. Già nei giorni scorsi, le forze dell’ordine avevano ascoltato alcuni conoscenti della donna, compreso il tossicodipendente 51enne. La versione dell’uomo era sembrata, fin dall’inizio sospetta. Ora, dopo che il cadavere della scomparsa è stato rinvenuto nella sua casa, è stato posto in fermo ed è attualmente sotto interrogatorio.

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