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L’appello della mamma di Marco, il 30enne travolto e ucciso da un furgone: “Aiutatemi a trovare chi ha cercato di salvare mio figlio”

L’appello della mamma di Marco Pancaldi, il 30enne travolto e ucciso da un furgone 2 mesi fa

L’appello della mamma di Marco, il 30enne travolto e ucciso da un furgone: “Aiutatemi a trovare chi ha cercato di salvare mio figlio”

Sono passati più di 2 mesi dalla morte del 30enne Marco Pancaldi. Il ragazzo l’11 agosto scorso, durante un giro in moto, fu travolto e ucciso a Sant’Eusebio a Caino, in provincia di Brescia. Un uomo a bordo di un Fiorino, poi risultato positivo all’alcol test e al droga test, invase l’altra corsia proprio mentre stava transitando il 30enne, che morì poco. Oggi, a mente lucida, dopo l’immenso dolore che solo una mamma a cui viene strappato un figlio può provare, Valeria la mamma di Marco ha deciso di fare un appello: “Aiutatemi a trovare chi ha cercato di soccorrere mio figlio, voglio ringraziarlo”.

Il 30enne fu soccorso da un ciclista

Secondo le autorità, infatti, Marco Pancaldi, che morì poco dopo l’impatto, fu soccorso da un ciclista di passaggio che rimase con lui durate gli ultimi istanti della sua vita. In questi mesi, intanto, l’automobilista 48enne alla guida del Fiorino, è stato tratto agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo, infatti, risultò sotto l’effetto di metadone, cannabinoidi, oppiacei e cocaina.

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Il messaggio della mamma di Marco Pancaldi

Matteo Pancaldi era cresciuto a Montichiari. La sua passione per le moto lo aveva portato ad aprire nel 2014 una rivendita di moto che successivamente divenne concessionario autorizzato Benelli. Valeria, la mamma del 30enne tragicamente scomparso nell’agosto scorso, su Facebook ha rilasciato un appello. “Chiedo un grande favore e un grande aiuto a tutti i miei contatti condividendo questo mio appello. Vorrei tanto riuscire a rintracciare il giovane ciclista che l’11 agosto si trovava a percorrere la strada delle Coste di Sant’Eusebio, in località Caino, e che si è fermato cercando di soccorrere mio figlio Marco Pancaldi dopo l’investimento. Vorrei tanto poterlo rintracciare per dirgli grazie per aver provato a salvare mio figlio. Grazie di cuore. Valeria”.

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