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Femminicidio Marruocco, l’autopsia svela la brutalità dell’omicidio: “è stata uccisa con 40 fendenti, ha provato a difendersi”

Concetta Marruocco: l'esito dell'autopsia

Femminicidio Marruocco, l’autopsia svela la brutalità dell’omicidio: “è stata uccisa con 40 fendenti, ha provato a difendersi”

Il femminicidio di Concetta Marruocco è stata una vera e propria mattanza. A confermalo è stata l’autopsia eseguita lunedì 16 ottobre, sul corpo della 53enne. Secondo il medico legale, infatti, “Titti”, aggredita in casa, in via don Pietro Ciccolini, sarebbe stata uccisa dall’ex marito con 40 fendenti e avrebbe provato a difendersi dalla furia cieca dell’uomo che diceva di amarla.

L’arma del delitto sarebbe un coltello da cucina

Secondo l’esame autoptico svolto sulla salma di Concetta Marruocco, le ferite sul corpo della 53enne essendo a forma di taglio e a punta, sarebbero compatibili con un coltello da cucina. Probabilmente lo stesso che l’omicida ha indicato come arma del delitto e che avrebbe portato con sé da casa sua. L’uomo, tra l’altro, circa un mese fa era stato colto da un infarto e nella serata di venerdì scorso, prima di raggiungere casa della ex e di sua figlia 16enne, si era recato in ospedale per via di un malore.

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Le parole di Panariello riguardo all’assassinio di Concetta Marruocco

L’uomo, ascoltato in carcere, ha dichiarato di essersi recato in casa della ex, Concetta Marruocco, per chiarire alcune accuse di violenza sessuale che la moglie gli aveva rivolto. “Sono entrato in casa con un vecchio mazzo di chiavi trovato qualche giorno prima in un borsone – dice Panariello -. Volevo chiarire quelle accuse infamanti che mi erano state rivolte. Ho acceso la luce, lei si è messa a urlare, mi si è annebbiata la testa”. In seguito, l’uomo ha estratto il coltello e ucciso sua moglie con 40 coltellate, mentre nella stanza accanto la figlia 16enne dormiva. Alla luce degli sconvolgenti risultati dell’autopsia, Panariello potrebbe vedere precipitare ulteriormente la sua posizione, con l’aggiunta, all’omicidio volontario, dell’aggravante della crudeltà.

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