Il ragazzino ha chiamato il Dipartimento di Polizia locale affermando di aver “appena ucciso la mamma”: la terribile scoperta arrivati a casa
13enne accoltella la madre nel sonno e la uccide. Un ragazzino di 13 anni è stato arrestato per aver accoltellato sua madre mentre dormiva accanto alla sua neonata sorellina di appena due settimane. La madre, una donna di 39 anni, aveva dato alla luce la bambina da poco. Prima del parto, aveva scattato una serie di foto di famiglia con il pancione, celebrando l’evento con suo marito e suo figlio. Ora, il giovane di 13 anni è accusato di omicidio di secondo grado.
La tragedia è avvenuta intorno alle 23.30 di giovedì a New York. Il ragazzino ha chiamato il Dipartimento di Polizia locale affermando di aver “appena ucciso la mamma”. Gli agenti sono immediatamente accorsi all’appartamento e hanno fatto la terribile scoperta. La madre giaceva morta nel suo letto, a pochi centimetri dalla culla della neonata di appena 14 giorni.
“Venite, l’ho uccisa”: 13enne accoltella la madre nel sonno
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo avrebbe atteso che la madre si addormentasse prima di prendere un coltello e infliggerle numerose ferite al collo. Nonostante la scena orribile che gli agenti hanno dovuto affrontare, il giovane si è mostrato contrito e cooperativo. “Molto lontano dall’immagine che ci si potrebbe aspettare in un contesto così tragico”, ha dichiarato il portavoce del dipartimento.
Il ragazzo era uno studente brillante e non aveva segni pregressi di problemi comportamentali, secondo le testimonianze. Inoltre, sembrava andare d’accordo con il patrigno, che al momento del delitto era in viaggio di lavoro in Georgia.
I vicini della famiglia hanno confermato di aver visto il ragazzo spesso in compagnia della madre, e non hanno mai notato nulla di strano. Il movente del delitto rimane un mistero. Il portavoce del dipartimento ha affermato che il giovane “non ha fornito alcuna informazione riguardo il motivo del gesto”. Dopo la sua confessione e la resa alla polizia, il ragazzo è stato inizialmente portato in un centro di detenzione. È stato successivamente trasferito in ospedale dopo che ha cercato di farsi del male.