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Concetta Marruocco, uccisa dall’ex marito dopo 20 anni di maltrattamenti: “Il braccialetto elettronico indossato dal killer non funzionava”

Concetta Marruocco, uccisa dall’ex marito a 52 anni

Concetta Marruocco, uccisa dall’ex marito dopo 20 anni di maltrattamenti: “Il braccialetto elettronico indossato dal killer non funzionava”

Per chiunque conoscesse la storia di Concetta Marruocco, non ci sono dubbi: la sua era una morte annunciata. La 52enne ormai da 20 anni viveva in un incubo e a niente era valsa la segnalazione al centro antiviolenza o i divieti di avvicinamento. Alla fine, quel marito violento che più volte aveva denunciato, nella notte tra venerdì e sabato scorso l’ha uccisa nella sua casa di Cerreti d’Esi (Ancona).

Guasto o manomissione del braccialetto elettronico

L’omicida, tra l’altro, era destinatario di un divieto di avvicinamento a Concetta Marruocco e indossava un braccialetto elettronico. Tuttavia, qualcosa nel dispositivo di controllo, la sera dell’omicidio, non ha funzionato, perché alle forze dell’ordine non è arrivato nessun segnale d’allarme. I carabinieri stessi hanno dichiarato che il dispositivo potrebbe essere guasto o manomesso, ipotesi che ha sorpreso il legale stesso del killer. “Non sappiamo perché non abbia funzionato il braccialetto elettronico. In ogni caso è una cosa grave, perché si poteva evitare questo tragico epilogo”.

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Le parole di Artemisia, l’associazione a cui Concetta Marruocco si era rivolta

Sulla vicenda, tuttavia, si è espressa anche l’associazione Artemisia, che ha rivelato che più volte l’ordine di misura cautelare era stato violato. Di conseguenza il braccialetto elettronico sarebbe stato messo fuori uso già da tempo. “L’uomo – si legge in una nota – era sottoposto a misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura cautelare che più volte era stata violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure più restrittive. Noi abbiamo incontrato Concetta tre giorni fa e ci aveva comunicato che avrebbe voluto offrire il suo contributo all’associazione per aiutare le donne che come lei vivono la sopraffazione e la violenza maschile”.

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