L’avviso di richiamo è datato 29 settembre e spiega che il provvedimento è stato emanato dopo la scoperta di livelli di metallo superiori ai limiti consentiti dalla legge
Riso al cadmio nei supermercati: il Ministero della Salute emette un nuovo avviso di allerta alimentare, segnalando un potenziale rischio chimico per i consumatori. L’avviso riguarda il richiamo immediato da parte dei supermercati di un lotto di riso Carnaroli a causa della presenza di cadmio oltre il limite consentito per legge. Il prodotto soggetto al richiamo è il riso Carnaroli venduto sotto il marchio Carosio nei negozi della catena di discount Lidl.
L’avviso di richiamo, datato 29 settembre e pubblicato di recente sul sito web del Ministero della Salute dedicato alle allerte alimentari e ai richiami da parte dei produttori, spiega che il ritiro del riso è stato ordinato dopo la scoperta di livelli di cadmio superiori ai limiti consentiti dalla legge.
Il prodotto soggetto al richiamo è venduto da Lidl in confezioni da un chilogrammo ciascuna. Il lotto interessato dal richiamo ha come data di scadenza l’11 febbraio 2025 (Codice a barre del prodotto: 20505318).
Riso al cadmio nei supermercati: quali sono i rischi
Il riso Carnaroli soggetto al richiamo è stato prodotto per Lidl Italia Srl dall’azienda Curti Srl presso il proprio stabilimento di Valle Lomellina, in provincia di Pavia. L’azienda stessa ha emesso il richiamo in via precauzionale, avvertendo che il prodotto non è sicuro per il consumo. I consumatori che hanno acquistato confezioni del lotto sopra menzionato sono invitati a non consumare il prodotto. Inoltre, va restituito al punto vendita per ottenere un rimborso.
Il cadmio è un metallo pesante che può accumularsi negli alimenti provenienti da fonti naturali, industriali e agricole. È tossico per il corpo umano, soprattutto per i reni e le ossa. Le principali fonti di esposizione al cadmio negli alimenti includono cereali, verdure, noci, legumi e patate. L’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito un limite settimanale di cadmio ammissibile negli alimenti di 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo.