L’automobile era stata lasciata aperta e con le chiavi ancora all’interno della vettura. La loro bravata e il loro giro nella Maserati si erano trasformati in una vera e propria tragedia: uno dei tre adolescenti che era alla guida del veicolo aveva colpito un marciapiede, ribaltandosi con l’auto e finendo così davanti ad un minimarket, distruggendo completamente la Maserati. Ad avere la peggio era Bonilla, morto nello schianto, mentre gli altri due ragazzi erano stati trasferiti in ospedale con urgenza, uno dei quali in fin di vita. Oggi del ragazzo non si è saputo nulla, nessun notiziario ci ha aggiornati sulla condizione. Si presume possa essere riuscito a cavarsela, è ciò che gli auguriamo.

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Quella che state per leggere è una tragedia che fece molto rumore un anno fa. Accadeva proprio in queste ore del 2022, in una delle strade di St. Petersburg, in Florida. Ricorre l’anniversario di morte di Mario Bonilla. Il terribile schianto si verificò verso le 3 e 20, tre adolescenti tra i 15 e i 16 anni, Keondrick Lang, Mario Bonilla e Malachi Daniels, erano stati attratti da una Maserati che poi avevano rubato.

La dinamica dell’incidente: ritornando a quel giorno

Estratti del 3 ottobre 2023:

Il capo della polizia della Contea di Pinellas, Bob Gualtieri, ha ricostruito tutta la dinamica della vicenda. Stando alle ricostruzioni degli agenti intervenuti, gli stessi erano già sul posto perché stavano arrestando una persona nella stessa zona. Notando il furto dell’automobile dopo l’avvertimento arrivato via elicottero, che in quel momento sorvegliava la zona, i poliziotti hanno tentato, senza successo, di fermare i tre adolescenti. Secondo il capo della polizia Gualtieri, uno dei tre ragazzi, Lang, avrebbe aperto la portiera cercando però di non lasciare tracce, utilizzando la sua maglietta per coprire le impronte.

Stando a quanto ha riportato un comunicato stampa, la vettura è arrivata ad una velocità di 130 km/h e per il ragazzo che era alla guida dell’automobile non c’è stato nulla da fare. Come ha spiegato Gualtieri ai media della zona, i tre adolescenti sarebbero anche usciti di nascosto senza avvisare i propri genitori, quando questi ultimi erano convinti che i loro rispettivi figli stessero dormendo: “Si può solo immaginare l’angoscia di quei genitori quando abbiamo bussato alla loro porta e abbiamo detto loro che uno dei loro figli è morto. Questi erano ragazzini, dei conducenti inesperti. Senza nessuna patente di guida”.

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