Un ragazza di 18 anni per la quale aveva un debole: ecco perché Oliver ha pugnalato a morte Mohammed Istakhar, un tassista di Braggs Farm Lane, a Solihull, nel Regno Unito, il luogo dove la vittima ha perso la vita. Una tragedia disumana, intollerabile, inaccettabile, verificatasi il 29 novembre dello scorso anno. Per Oliver Pugh, l’omicida 20enne, è arrivata la condanna lo scorso venerdì: 27 anni di carcere come pena minima.

L’agghiacciante ricostruzione

“Guarda come rapino un taxi”, avrebbe detto alla sua giovane amica di 18 anni. Voleva fare colpo su di lei, impressionarla con atti illeciti: doveva impossessarsi del taxi, ormai aveva fatto la sua promessa. Insieme al giovane ha agito un 18enne, Luca De-Fazio, condananto ad un mese per l’ammissione del possesso di arma da taglio. La vittima è il tassista di 44 anni, che si era recato nel centro di Birmingham per rispondere alla chiamata del giovane, ignaro di dirigersi verso il luogo che avrebbe segnato la sua morte.

Una volta giunto sul posto, è cominciato l’incubo, sfociato in tragedia. La ricostruzione del giudice Simon Drew KC: “Quando sei salito sul taxi del signor Istakhar e lo hai indirizzato a Braggs Farm Lane, non ho dubbi che avevi intenzione di derubare questo vulnerabile funzionario pubblico puntandolo con un coltello. Inoltre, quando è riuscito a scappare dal taxi e da te e a fuggire lungo la strada, tu gli hai dato la caccia. Lo hai raggiunto e, nonostante stesse sanguinando, gli hai inflitto almeno un’altra coltellata grave. Quando è crollato ed è caduto non gli hai offerto alcun sostegno”.

Una ricostruzione agghiacciante, dalla quale è scaturita la pesante condanna lo scorso venerdì, direttamente dalla Crown Court di Birmingham. Anche in quell’occasione, il ragazzo ha minacciato di prendere a pugni le forze dell’ordine. La figlia del tassista ha detto commossa: “Ha trascorso gran parte della sua vita lavorando. Ha costruito la casa dei suoi sogni per noi. Perché ha dovuto incontrare questi due idioti? Perché doveva essere proprio nostro padre? Non se lo meritava affatto”.

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