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Segue Maps e muore cadendo da un ponte crollato: la famiglia fa causa a Google

famiglia fa causa a Google

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L’uomo, 47 anni, stava tornando a casa dal compleanno della figlia di 9. Non conoscendo la zona ha inserito il navigatore: poi, la tragedia

Automobilista precipita nel fiume e muore annegato: la famiglia fa causa a Google. Chronist aveva raccontato questa tragica storia avvenuta in Carolina del Nord, che ha visto vittima un padre di famiglia americano, Philip Paxson. Non è stata una distrazione, infatti, ad essergli fatale. Per i suoi cari, la causa della sua morte è legata all’assenza di aggiornamenti su Google Maps. L’uomo, infatti, seguendo il navigatore è finito su un ponte crollato ed è precipitato nel torrente sottostante, morendo annegato. Per questo, i famigliari hanno intentato una causa contro la società.

Gli abitanti locali avevano contattato ripetutamente l’azienda di Mountain View per segnalare il crollo del ponte, avvenuto nel 2013, e richiedere la modifica delle mappe online. Va detto anche che barriere che avrebbero dovuto chiudere la strada all’ingresso del ponte erano assenti a causa di atti vandalici, secondo quanto riferiscono gli stessi legali della famiglia. Tra le prove contro Google c’è un documento che mostra un’email inviata da un altro  residente di Hickory, che già nel novembre 2020 aveva utilizzato la funzione “suggerisci una modifica” della mappa.

L’azione legale ha coinvolto anche tre società locali, sostenendo che avevano la responsabilità di mantenere il ponte. “Le nostre ragazze mi chiedono come e perché è morto il loro papà, e non ho parole che possano capire perché, da adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni Gps e del ponte abbiano potuto agire in modo così poco riguardo per la vita umana”, ha detto sua moglie, Alicia Paxson.

Automobilista precipita nel fiume e muore: la famiglia fa causa a Google

Google, dal canto suo, ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia Paxson. “Le più profonde condoglianze per la famiglia Paxson. Il nostro obiettivo è fornire informazioni di percorso accurate in Maps e stiamo esaminando questa causa”, ha commentato un portavoce dell’azienda al Guardian.

Questa la dinamica, come ricostruita dai legali della famiglia. L’incidente è avvenuto un anno fa, nel settembre 2022, quando Paxson stava cercando di attraversare un ponte gravemente danneggiato in un sobborgo di Hickory. Stava tornando a casa dopo aver partecipato alla festa del nono compleanno di sua figlia, che si era tenuta a casa di un amico. Si trovava in una zona che conosceva poco, e quindi aveva fatto affidamento su Maps per tornare a casa.

Non essendo familiare con le strade locali, Paxson si è fidato delle indicazioni di Google Maps. Ha purtroppo seguito delle direzioni ormai obsolete. Così, è finito sul “Ponte verso il nulla”, come lo chiamano i residenti. Era parzialmente crollato e Paxson non era a conoscenza della sua pericolosità. Purtroppo, durante la guida nel buio e sotto la pioggia, il veicolo di Paxson ha attraversato il ponte, ribaltandosi e finendo nell’acqua, dove l’uomo è annegato.

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