Liliana Cojita è stata uccisa oggi, 21 settembre a 56 anni, nella casa in cui abitava insieme all’omicida e altri 2 inquilini, a Vittorio Veneto, Tombolillo. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato il killer stesso a recarsi in commissariato per costituirsi e denunciare il femminicidio avvenuto nel Padovano.

Il killer, dopo l’omicidio si sarebbe costituito

Dalle prime ricostruzioni, sarebbe emerso che tra la vittima del femminicidio nel Padovano e il killer, un tunisino 49enne ci fosse una relazione. La lite, scoppiata per motivi che non sono ancora emersi, ha portato all’assassinio di Liliana. Il suo killer, resosi conto della gravità del gesto, ha deciso di recarsi autonomamente in caserma e autodenunciarsi. “Ho ucciso una donna, è in appartamento, non so cosa mi sia capitato. Abbiamo litigato e ho perso la testa”, sarebbero queste le parole proferite dal tunisino ai militari.

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Sul femminicidio nel Padovano, indagano le forze dell’ordine

I carabinieri, infatti, giunti sul luogo indicato dal killer, hanno rinvenuto la 56enne priva di sensi. Il successivo intervento dei medici del 118 ha solo confermato il decesso della vittima del femminicidio nel Padovano. Spetterà alle forze dell’ordine ricostruire la dinamica e le motivazioni che hanno spinto il 49enne a uccidere la donna. Tra le piste seguite dagli inquirenti, quella della gelosia, ma anche quella della possibile decisione della vittima di lasciare l’uomo. Intanto, ascoltati, i vicini hanno dichiarato che mai, in precedenza si erano verificare situazioni violente o preoccupanti.

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