Oggi, 20 settembre, l’ennesimo femminicidio si è consumato in provincia di Salerno, a Battipaglia. Un’altra donna è morta per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti. Tra le piste più probabili seguite dagli investigatori, quella di un litigio per gelosia finito male. Tuttavia, l’uomo, potrebbe aver premeditato l’assassinio della 38enne Maria Rosaria Troisi, perché pochi minuti prima dell’omicidio, ha fatto uscire i 2 figli di casa.
Il femminicidio di Battipaglia potrebbe essere stato premeditato
A uccidere Maria Rosaria è stata una coltellata inferta alla gola. Ciò che rimane ancora avvolto nel mistero sono i motivi del folle gesto. A ucciderla è stato suo marito, che prima di iniziare la discussione degenerata poi in omicidio, ha fatto uscire di casa i 2 figli della coppia, di 7 e 9 anni. Secondo alcuni, l’uomo potrebbe aver appositamente fatto andar via i 2 bimbi, per non farli assistere al femminicidio della madre, avvenuto a Battipaglia.
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La coppia, trasferitasi da poco, non aveva ancora stretto rapporti con il vicinato
La coppia era semisconosciuta nella zona, poiché solo da pochi mesi si erano trasferiti nella villetta della frazione Lago, a pochi chilometri dal centro di Battipaglia. Inoltre, i 2 facevano poca vita sociale, almeno secondo i vicini di casa. Lui era un idraulico, conosciuto principalmente per il suo lavoro e considerato un uomo molto riservato. Maria Rosaria, invece, usciva poco di casa e per via del recente trasloco non era ancora riuscita a instaurare un rapporto con i vicini. Per tutti però, i 2 sembravano una coppia come tante, e non c’erano mai stati litigi. Nonostante ciò, le forze dell’ordine stanno proseguendo le loro indagini, cercando di far luce su quali fossero i rapporti di coppia e come si sia arrivati al femminicidio commesso a Battipaglia.
