Sono passati più di 2 anni dalla sera del 22 giugno 2021, quando il 28enne Suren Grigoryan uccise sgozzandolo il suo datore di lavoro nei pressi della metropolitana della line A “San Giovanni”. Il ragazzo era stato appena licenziato dall’autolavaggio dove lavorava e per questo decise di vendicarsi. Oggi, è arrivata la condanna definitiva per l’omicida, condannato a 23 anni di reclusione.
Il killer era stato allontanato dall’autolavaggio in cui lavorava dopo essere stato beccato a rubare dalla cassa dell’attività
Il 28enne aveva preparato una vera e propria trappola a Khaleb Bilal Ahmed: dandogli appuntamento nei pressi della metropolitana alle 22:00 di sera. Il killer, però, appena giunto sul posto, si avventò sull’ex datore di lavoro, sgozzandolo con un pugnale e facendo perdere le sue tracce. Il 28enne era stato beccato appena pochi giorni prima a rubare dalla cassa dell’autolavaggio e per questo la vittima, un 41enne iracheno, aveva deciso di allontanarlo dalla sua attività. Fu proprio questa, per gli inquirenti, la motivazione che spinse Suren Grigoryan a vendicarsi del suo datore di lavoro.
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Uccise il suo ex datore di lavoro sgozzandolo, il 28enne fu fermato a Napoli 2 giorni dopo l’omicidio
La vittima dell’agguato, sgozzato, morì dissanguato in strada: a nulla valse l’intervento dei medici del 118. Il killer, invece, tentò la fuga e per alcuni giorni fu irreperibile. Tuttavia, grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli agenti della squadra mobile riuscirono in breve tempo a risalire all’identità del 28enne. 2 giorni dopo Suren Grigoryan fu avvistato a Napoli e posto in fermo per l’omicidio del suo ex datore di lavoro, ucciso sgozzandolo con un coltello. In questi giorni, dopo oltre 2 anni dai fatti, il killer è stato condannato a 23 anni di carcere.
