Ubaldo Manueli era riuscito a costruirsi un’immagine di sé perfetta. Capelli lunghi, sguardo penetrante, tentava di assomigliare a Keanu Reeves. Diceva di essere un uomo di valori, per questo mostrava una foto di Papa Francesco, con la quale si faceva credere un tipo religioso. Poi il fantomatico amore per gli animali, la passione per il cinema, e svariato profili social: tutto atto a irretire le vittime dei suoi abusi.
Ubaldo Manueli è agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale e stupro
In questo modo, dando un’immagine si sé senza sbavature, Ubaldo Manueli è riuscito a drogare, fotografare e stuprare almeno 4 donne. Poi, condivideva foto e video delle vittime agli amici. Per questo, il netturbino di Riano, in provincia di Roma, è attualmente agli arresti domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale e diffusione illecita di video e foto porno.
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Il modo in cui lo stupratore adescava le sue vittime
Ubaldo Manueli utilizzava sempre la stessa tecnica per adescare le sue vittime: sceglieva uno dei suoi profili social e iniziava a parlare in chat con donne, tutte sui 40 anni circa. Poi l’immagine che dava di sé, il bell’aspetto e l’attitudine a conversare facevano il resto. Quando riusciva a incontrarle dal vivo, offriva loro dei cocktail a base di diazepine che le rendeva inermi al suo volere. Drogate, le vittime finivano per addormentarsi e l’uomo poteva così fotografarle e stuprarle senza che poi ricordassero nulla. Il modus operandi ha funzionato per un po’, tuttavia, è bastata una sola denuncia da parte di una ragazza per far cadere il suo castello di carte. Attualmente sono 4 le donne che hanno accusato il netturbino di Riano, ma le indagini delle forze dell’ordine sono ancora alla ricerca di ulteriori testimonianze.