4 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, membri di una baby gang nota sotto il nome di “Qbr”, sono stati arrestati a Verona. Il provvedimento emesso dalla Procura nei loro confronti parla di sequestro di persona, tortura e rapina ai danni di un 20enne indiano. La vittima era lei stessa un ex membro della gang e sarebbe stato punito dai suoi ex “soci”, per aver denunciato 2 dei membri.

Aghi sotto le unghie, bastonate, frustate, calci e pugni: le torture subite dal 20enne

Le indagini delle forze dell’ordine della città scaligera sono partite il 30 agosto scorso, poche ore dopo la fuga dai suoi aguzzini, del 20enne indiano. Secondo la ricostruzione delle autorità, la vittima sarebbe stata accerchiata dai 4 membri della baby gang e spinta all’interno di una Mercedes. A bordo dell’auto, i 4 indagati si sarebbero poi diretti in campagna, dove, una volta strappatogli il telefono dalle mani, sono iniziate le torture. Il 20enne è stato costretto a denudarsi e mettersi in ginocchio. Poi è stato torturato con aghi sotto le unghie, calci, pugni, frustate e bastonate.

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Il messaggio d’aiuto alla madre e il salvataggio dalla baby gang

Lo scopo della baby gang era quello di punire il 20enne per aver sporto denuncia nei confronti di 2 membri della gang, per estorsione e sequestro di persona. Il 20enne vittima delle sevizie ha poi raccontato di aver sfruttato un momento di distrazione per allertare la madre di quanto stava accadendo. “Ho approfittato di un loro momento di distrazione e alle 00.10 ho sbloccato il cellulare in modalità aerea e chiamato subito mia madre. In lingua indiana le ho detto di essere in pericolo e le ho mandato la posizione tramite WhatsApp, quindi l’ho cancellato immediatamente”.

Dopo la richiesta d’aiuto, in poco tempo le forze dell’ordine sono giunte sul luogo del rapimento e hanno messo in salvo il ragazzo. I 4 membri della baby gang “Qbr”, invece, sono stati arrestati.

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