Nella mattinata di ieri, 10 settembre, i carabinieri della stazione bolognese di Navile e Corticella hanno rinvenuto affisso al portone di casa, un messaggio che lasciava poco spazio all’immaginazione. “Ho ucciso la nonna, adesso tocca a me”.
Le 2 donne abitavano in un condominio in via Daniele Manin
A scrivere il messaggio è stata una 63enne affetta da depressione, residente in un appartamento di via Daniele Manin. La donna secondo quando emerso dalle prime informazioni a riguardo, era uscita nella mattinata di domenica per fare la spesa e al rientro ha tentato di avvelenare l’anziana madre 86enne. La 63enne, avrebbe fatto ingerire al genitore un mix micidiale di farmaci e subito dopo si è suicidata buttandosi dalla finestra dell’appartamento al quinto piano.
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“Ho ucciso la nonna, adesso tocca a me”. L’anziana avvelenata, invece, è stata salvata.
Ad allertare i carabinieri, infatti, sono stati proprio i vicini di casa delle 2 donne che hanno sentito l’impatto al suolo del corpo della 63enne. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato il biglietto affisso all’ingresso dell’appartamento: “Ho ucciso la nonna, adesso tocca a me”. Poi entrati in casa hanno trovato l’anziana priva di sensi e con accanto diverse confezioni di ansiolitici. La donna, è stata immediatamente trasportata all’ospedale Maggiore, dov’è tutt’ora ricoverata in condizioni stabili e non sarebbe in pericolo di vita. La 63enne che ha tentato di avvelenare la madre e poi si è gettata dalla finestra, invece, all’arrivo dei soccorsi era già deceduta. In seguito a indagini è emerso che la suicida soffrisse ormai da tempo di depressione.
