I legali del ragazzo hanno definito il caso come “il peggior fenomeno di nonnismo della storia americana”. Danny ha 20 anni e oggi è costretto a vivere su una sedia a rotelle per via della paralisi che lo costringe a una vita non più autonoma, come lo era prima degli agghiaccianti episodi di nonnismo a cui è stato sottoposto per aderire ad una confraternita. Il caso è scoppiato lo scorso anno, Danny Santulli è diventato il simbolo di una protesta che grida a squarciagola “basta” davanti a certi sistemi.

La famiglia riferisce che il ragazzo sarebbe stato vittima di un atto di nonnismo mentre era ancora una matricola. La confraternita incriminata è la Phi Gamma Delta: la famiglia della vittima ha tentato di citarla in giudizio insieme ad altre ventidue persone, alla fine la causa sta procedendo contro due dei ragazzi coinvolti. Pare che a rendere il ragazzo non più autosufficiente sia stata la forzatura brutale di costringerlo a intossicarsi con l’alcol, circostanza che lo portò ad un arresto cardiaco e altre conseguenze oggi irreversibili.

Le torture
Sebbene il miracolo medico una volta raggiunto l’ospedale, Danny non potrà tornare più il 19enne di prima. Sarebbe stato costretto a bere birra attraverso un tubo, poi a tracannare un’intera bottiglia di vodka. Quando il ragazzo ha perso conoscenza, i padri della confraternita lo avrebbero caricato in auto per scaricarlo come un rifiuto davanti all’ospedale, senza neanche accertarsi delle sue condizioni di salute.

Tra le torture subite, secondo i familiari, vi sarebbero “la privazione del sonno, le compere per i fratelli della confraternita a spese proprie, pulire le stanze dei fratelli, portare loro cibo, alcol e marijuana”. Questo avveniva “a tutte le ore della notte”. Tra le testimonianze, si legge anche l’imposizione di “arrampicarsi all’interno di un bidone della spazzatura e rovistare tra i vetri rotti”.
