L’episodio, raccontato dal sindaco di Bacoli Della Ragione, è solo l’ultimo di una lunga serie: in tutta Italia i gestori dei lidi stanno applicando misure sempre più dure. Ma non tutti concordano
Stanno tenendo banco nelle cronache nazionali i divieti, decisi da diversi gestori di stabilimenti balneari, di consumare all’ombrellone cibi e bevande portate dall’esterno. Ma forse con queste imposizioni si stanno superando anche i limiti del buon senso. Da Bacoli, in provincia di Napoli, arriva un episodio destinato infatti a far discutere. Il gestore di un lido ha vietato a una donna di usare il suo bagno. Motivo? Perché proveniva dalla spiaggia libera. Non aveva, quindi, pagato i servizi dello stabilimento balneare. La risposta non si è fatta attendere: il gestore è stato denunciato.
L’episodio e la relativa denuncia sono stati resi noti proprio dal sindaco della cittadina campana, Josi Gerardo Della Ragione. In un post sui social, il primo cittadino ha raccontato quanto successo. E non ha usato mezzi termini.
“Vieni dalla spiaggia libera? Non puoi usare il bagno”: denunciato gestore di un lido
“Una roba allucinante, che infanga il buon nome della nostra città. E, peggio ancora, infanga molti altri concessionari di arenile che, invece, nella nostra città, rispettano le più basilari regole di civiltà. Intollerabile. La donna ha potuto accedere ai servizi igienici del lido, solo quando stava per sentirsi male. Una sorta di pietà. Una sorta di regalo fatto al popolo, dal padrone di turno. Squallore puro”, critica aspramente il sindaco.
Della Ragione sottolinea poi sia il diritto a usare i servizi igienici sia l’importanza della spiaggia libera. “C’è ancora, purtroppo, chi crede che gestire un bene pubblico significhi diventarne proprietario. Nella diffida, abbiamo specificato che una nuova violazione dei più basilari diritti dei bagnanti, sarà punita con la revoca della concessione demaniale. Immediatamente. Una nuova battaglia, che segue quella avviata la scorsa estate contro chi, a Miliscola, vietava l’ingresso in spiaggia di omogenizzati e bottiglie d’acqua. Come se si fosse in un club privato. Dovete togliervelo dalla testa. I proprietari della sabbia e del mare, siamo tutti. Sono patrimonio della collettività. Senza cancelli, senza catene, senza recinzioni. Senza abusi edilizi, senza oscenità. E senza assurdi divieti” ha scritto ancora il sindaco Della Ragione.