Il giovane in questo momento si trova in comunità: oggi gli altri interrogatori
“Cento cani sopra una gatta, se ci penso mi viene lo schifo, ma la carne è carne“: sono queste soltanto alcune delle frasi scritte da uno degli autori di quello che è stato definito uno “stupro di massa” nei confronti di una ragazza di 19 anni, avvenuto al Foro Italico di Palermo, lo scorso 7 luglio.
A commettere la violenza sarebbero stati 7 ragazzi, di un’età compresa tra i 18 e i 22 anni.
Uno dei giovani, minorenne all’epoca dei fatti, ma che nel frattempo ha compiuto 18 anni, davanti al gip dei tribunale per i minori, ha confessato.
Inoltre, c’è un video trovato dai carabinieri su uno dei cellulari degli indagati che lascia pochi dubbi sulla presenza del giovane.
Insieme ad altri 6 ragazzi, avrebbe indotto la 19enne a bere, per poi trascinarla in spiaggia, aggredirla con violenza e infine abusare di lei.
Dopo la confessione, il giovane è stato scarcerato: in questo momento, si trova in comunità.
La procura: “Deve tornare in carcere”
Tuttavia, la procuratrice per i minorenni, Claudia Caramanna, ha annunciato già la presentazione di un ricorso contro il provvedimento del gip, ritenendo che si tratta di fatti particolarmente gravi e dunque il giovane deve stare in carcere.
Infatti, il video recuperato dal nucleo investigativo dei carabinieri mostrerebbe che il minorenne è stato tra i più violenti.
Intanto, nella giornata di oggi, lunedì 21 agosto, altri tre arrestati verranno interrogati dagli inquirenti.
I ragazzi sono accusati di violenza sessuale di gruppo: davanti al gip, dovranno spiegare quanto accaduto la notte del 7 luglio. Oltre alle telecamere di videosorveglianza, a incastrare i 7 autori della violenza sono stati i referti medici e le dichiarazioni della vittima dello stupro di massa avvenuto a Palermo.
La 19enne ha raccontato di essere stata indotta a bere e a fumare, picchiata e trascinata con violenza in spiaggia. Poi, il gruppo di giovani l’avrebbe stuprata a turno.
