Lucy Letby, meglio conosciuta come “l’infermiera killer”, è stata giudicata colpevole e condannata per aver ucciso 7 neonati, 5 bimbi e 2 bimbe. Secondo l’accusa la donna “godeva nell’infliggere dolore” e utilizzava qualunque strumento, anche il più innocuo, per arrecare dolore alle sue piccole vittime.
Oltre alle 7 vittime accertate, la donna ha tentato di uccidere altri 6 neonati
A riferire la sentenza definitiva di condanna dell’infermiera killer, è stata la Bbc. La donna ha dunque ucciso 7 neonati nel periodo in cui lavorava al Chester Hospital, tra il giugno 2015 e il giugno 2016, periodo in cui, in effetti, i tassi di mortalità nell’ospedale erano esponenzialmente cresciuti. Tra l’altro, secondo il tribunale di Manchester, l’assassina avrebbe tentato di uccidere altri 6 neonati con metodi che vanno dall’iniezione deliberata di aria, all’alimentazione eccessiva, all’avvelenamento per insulina.
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Le parole del procuratore
Ascoltato riguardo ai fatti, il procuratore Pascale Jones ha dichiarato che l’infermiera killer: “Ha usato come arma il suo mestiere per infliggere danni, dolore e morte. Nelle sue mani, sostanze innocue come aria, latte o farmaci come l’insulina sono diventate letali. Più e più volte ha fatto del male ai bambini, in un ambiente che avrebbe dovuto essere sicuro per loro e per le loro famiglie”.
L’infermiera killer, presente in aula, si è dichiarata innocente
Lucy Letby, in custodia cautelare da novembre 2020, era presente in aula al momento della condanna definitiva e anche in quest’occasione, nonostante tutte le prove portino alla sua colpevolezza, si è dichiarata innocente. “Ho sempre e solo fatto del mio meglio per prendermi cura di loro”, ha dichiarato in lacrime.
