In Italia esistono molti tratti di spiaggia riservati esclusivamente ai nudisti. Tuttavia, in tempi recenti una preoccupazione ha iniziato a minacciare la loro tranquillità: l’intrusione.
Diversi casi hanno portato l’attenzione sul fenomeno: molti estrano in aree riservate ai nudisti soltanto per fini voyeuristici.
L’ultimo episodio arriva dall’oasi naturista di Capocotta, un rifugio di nudismo situato a sud della Città Eterna, Roma: qui, la quiete è stata turbata da un episodio inquietante che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, un individuo di 45 anni di origine rumena, in compagnia di due amici, si è avventurato sulle sponde di Capocotta, proprio nell’area riservata ai nudisti.
Nonostante il chiaro divieto di fotografare, il trio ha segretamente catturato immagini sincere dei bagnanti ignari.
Testimoni oculari hanno riferito che i tre uomini erano in stato di ebbrezza: all’improvviso uno di loro, un 45enne, si è avvicinato a una donna stesa a pancia in giù e ha appoggiato il volto contro il suo fondoschiena, come se si trattasse di un cuscino.
A questo punto la donna si è alzata di scatto e ha scatenato una serie di ammonimenti nei confronti dell’individuo in questione. Con noncuranza, il molestatore si è immerso nelle acque cristalline, apparentemente indifferente al caos che il comportamento aveva scatenato sulla spiaggia.
Gli agenti di polizia sono a quel punto intervenuti, portando l’uomo presso il commissariato locale.
Durante l’interrogatorio, il 45enne ha cercato di minimizzare le sue azioni, sostenendo che il contatto fisico con la donna fosse stato puramente accidentale, una conseguenza involontaria della sua goffaggine indotta dall’ebbrezza. Tuttavia, la gravità della situazione non poteva essere ignorata: è ora accusato di violenza sessuale.