Nel corso del suo programma “Non è l’arena”, Massimo Giletti ha spesso raccontato della connessione tra criminalità organizzata e politica. Secondo le dichiarazioni rese ai magistrati dal conduttore, in un periodo in cui questo argomento era particolarmente presente nella sua scaletta, l’editore di La7 Urbano Cairo gli avrebbe chiesto di incontrare l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Il giornalista ha però inaspettatamente rifiutato, dando vita a un susseguirsi di eventi che stanno suscitando ora molte controversie: dopo il rifiuto, l’editore decise di cancellare il suo programma.
Le prove
L’episodio emerge da una serie di documenti e testimonianze. Lo scorso mese, gli inquirenti della procura di Firenze hanno accorpato questi elementi a un’indagine che coinvolge Salvatore Baiardo, portavoce e favoreggiatore del boss Giuseppe Graviano, accusato di diffamazione nei confronti di Giletti e di favorire Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi.
I pubblici ministeri stanno tentando di comprendere le motivazioni che hanno spinto Cairo a cercare un incontro tra Giletti e Berlusconi, soprattutto considerando la successiva cancellazione del programma e il fatto che l’editore era stato in passato segretario particolare dell’ex primo ministro.
La testimonianza di Giletti
“Cairo mi ha detto: “guarda, forse è meglio che lo incontri, che ti vuole vedere perché qualcuno magari dice che tu ce l’hai contro…“. Nella sua testimonianza fornita alla procura fiorentina, Giletti aggiunge: “Ho detto: “Presidente Cairo, non voglio mettermi in una condizione psicologica di… preferisco non incontrarlo.”
Un carabiniere della scorta di Giletti ha confermato questa versione. Al contrario, Urbano Cairo l’ha categoricamente smentita, sostenendo di non aver mai chiesto nulla del genere e di non aver mai avuto una conversazione di questo tipo col noto conduttore.
Le parole dell’autrice del programma
L’autrice del programma, Emanuela Imparato, ha dichiarato: “Ricordo nitidamente che Massimo si sedette in una sedia spalle al muro e mi disse: mi ha chiamato Cairo e mi ha detto se vado a un incontro con Berlusconi. L’ho guardato e gli ho chiesto cosa intendesse fare. Mi rispose che non aveva voglia di andarci. Replicai dicendo: fai quello che senti.” La donna poi aggiunge: “Erano i giorni in cui Berlusconi cominciava a non stare bene, se mal non ricordo era già stato ricoverato. Naturalmente, mi chiesi il perché in quel momento giungesse tale richiesta, dopo che avevamo ospitato Baiardo in trasmissione ed era uscito il discorso su Paolo Berlusconi.“
Cairo, rispondendo ai pm, ha precisato che la chiusura del programma era collegabile solo a una questione di “costi e perdite”.