Nel 2015 aveva costituito anche l’associazione Rai bene comune IndigneRai
Riccardo Laganà, membro del consiglio d’amministrazione della Rai, è morto improvvisamente all’età di 48 anni. Il consigliere, che rappresentava i dipendenti dell’azienda, è stato stroncato da un arresto cardiaco.
L’annuncio è arrivato dalla presidente della Rai Marinella Soldi e dall’Amminstratore Delegato Roberto Sergio, a nome di tutti i dipendenti.
“L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la “sua” Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di Amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il Servizio Pubblico. Nel suo ruolo di Consigliere di Amministrazione – proseguono Soldi e Sergio – Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona” – si legge in una nota.
Chi era Riccardo Laganà, il consigliere Rai stroncato da un arresto cardiaco
Nato nel 1975, Riccardo Laganà aveva studiato da perito industria.
In Rai dal 1996, dove era entrato come tecnico del Centro di Produzione di Roma, dal 2018 faceva parte del Cda.
Capotecnico esperto di telecomunicazioni, Laganà era noto per la difesa che ha sempre fatto dei valori del servizio pubblico.
Inoltre, nel 2015 aveva costituito anche l’associazione Rai bene comune: IndigneRai, “che tutt’ora ha lo scopo di fornire uno spazio di discussione e confronto sull’emittente in modo che chiunque possa dibattere di questioni riguardanti il servizio pubblico. In breve tempo, IndigneRai si era guadagnata la posizione che mantiene ancor oggi di punto di riferimento per per dipendenti, cittadini e organi di stampa” – si legge nella pagina a lui dedicata.