Una vicenda dai contorni macabri e scioccanti giunge dalla Nuova Zelanda, dove Lauren Anne Dickason è stata arrestata per aver ucciso le sue 3 figlie: una di 6 e 2 gemelle di 2 anni, per soffocamento. La vicenda è accaduta 2 anni fa circa, ma la sentenza e la vicenda sono state diffuse solo in queste ore. La donna, affetta da una grave forma di depressione, voleva suicidarsi, ma non sopportava l’idea di lasciare le sue 3 figlie a un’altra donna. Per questo le ha uccise.
A rinvenire i corpi delle 3 bimbe uccise dalla madre è stato il padre
A scoprire il corpo della moglie, agonizzante e le sue 3 figlie uccise, fu il marito della donna, Graham Dickason. La donna che ha ucciso le sue 3 bimbe si è sempre dichiarata non colpevole a causa del suo stato mentale. La dottoressa psichiatra forense Simone McLeavy, consulente presso l’Hillmorton Hospital per Te Whatu Ora Waitaha Canterbury, ex Canterbury District Health Board, ha spiegato che la donna in quegli istanti era vittima di depressione. Ipotesi avvalorata anche da altri dottori che hanno dichiarato la 42enne “non sana dal punto di vista mentale”.
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La depressione post-parto della donna
Lo stesso marito della donna che ha ucciso le sue 3 bambine ha confermato il difficile momento che la moglie stava passando, dal punto di vista mentale. Anne Dickason, infatti, era rimasta incinta a fatica tramite fecondazione in vitro e aveva dato alla luce la prima figlia dopo appena 18 settimane. Dai momenti successivi al parto, la salute mentale della donna è andata di giorno in giorno aggravandosi a causa do un disturbo da depressione postparto che non l’ha più abbandonata fino al momento in cui ha ucciso le sue 3 bambine.