La seconda vittima della febbre del Nilo arriva ancora dalla Lombardia
Un uomo mantovano 86enne è la seconda vittima di febbre del Nilo in Italia. L’uomo, un sottufficiale dell’Aeronautica in pensione, residente ad Acquanegra sul Chiese era ricoverato in ospedale dal 26 luglio scorso. La Lombardia attualmente, sembra essere la regione d’Italia più colpita da questo nuovo virus e nel mantovano ci sono almeno altri 2 casi accertati di febbre del Nilo, che porta il totale di contagiati, nell’ultima settimana, da 6 a 25.
I sintomi
La febbre del Nilo è un virus che si contare attraverso le punture di zanzare e la malattia ha un periodo d’incubazione che va dai 2 ai 14 giorni. Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica e nel restante 20% i sintomi sono quelli di una banale influenza. Tuttavia, per circa lo 0,1% dei contagiati, l’infezione virale può causare sintomi di meningite e meningoencefalite. Essendo un virus relativamente nuovo, attualmente non si hanno a disposizione terapie specifiche per contrastare i sintomi.
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Le precauzioni
Il modo migliore per evitare di essere contagiati è anche il più scontato: evitare di essere punti da zanzare che potrebbero causare l’insorgere della febbre del Nilo. Repellenti, insetticidi e zanzariere sono tra le prevenzioni più efficaci.
